“Caffè Biblico” il saluto compendiale del mattino che non può mancare!

Un antico proverbio recita “il mattino ha l’oro in bocca”. Il detto risale a un’arcaica tradizione siciliana. La notte precedente alla festa di fidanzamento della figlia maggiore, la famiglia della promessa, nascondeva nella bocca di uno dei “mascheroni” delle fontane del paese uno dei gioielli, solitamente d’oro, donato dalla nonna materna.

La mattina successiva le ragazze nubili del paese andavano a caccia del gioiello (che secondo la convinzione popolare avrebbe condotto a un rapido fidanzamento), con diritto a tenerlo per sé. Ovviamente, chi si alzava prima aveva maggiori possibilità di trovare il gioiello nella bocca del “mascherone” della fontana prescelta.

Diversi studi scientifici ribadiscono il pregio nel destarsi nelle prime ore del mattino, perché ritenute indicate per i lavori intellettuali, infatti, l’aumento dei livelli di cortisolo, favoriscono vigilanza e concentrazione. Alzarsi di buon’ora oltre ad essere una buona abitudine, diviene fondamentale per il benessere psicofisico; sin dall’alba, un cocktail di colori e di profumi annunciano uno dei molteplici spettacoli del creato nel silenzio della quiete, infranto solo dal cinguettio rivolto ai primi raggi del sole nascente.

“Il buongiorno si vede dal mattino” dicevano i nostri nonni e qual è il modo migliore, se non indirizzare una preghiera di  ringraziamento a Dio per il nuovo giorno e per le bellezze che circondano la nostra vita, anteponendo e coincidendo la preghiera nel momento in cui la famiglia è riunita per la prima colazione? Il primo pasto della giornata, è il più importante per iniziare bene la giornata acquisendo idonee risorse dinamogene e nutritive, essenziale per il nostro benessere non solo corporeo ma spirituale.

Nel mondo la bevanda più consumata per iniziare la giornata è il caffè.  Chi non ama svegliarsi la mattina e bersi un bel caffè caldo durante la prima colazione?  Il profumo, l’aroma e il sapore denso e forte stimolano il sistema nervoso centrale e aumentano la sensazione di benessere. “Il caffè è l’elisir che risveglia la mente, un bacio aromatico che accarezza l’anima ”.

Sette giorni su sette, viene servito puntualmente con il suo effluvio intenso, risvegliando la mente e lo spirito, stimola alla riflessione ed esorta alla lettura della Parola di Dio. Un format nato dal pastore Valerio Mungai nel periodo pandemico del look down, Tutti ricordano le rigorose misure tese a contenere la propagazione del virus e lo straordinario coinvolgimento psichico di alta risonanza emotiva il cui effetto devastante fu la solitudine. Il paese fu isolato, tutti consegnati e appartati nelle proprie abitazioni con le reiterate esortazioni a non uscire se non per motivi comprovati e assolutamente necessari. Tutte le manifestazioni accademiche – culturali e le funzioni religiose furono sospese.  “ Caffè Biblico” una luce nelle tenebre, elaborata da diversi pastori cristiani evangelici i quali, dopo la scelta della tematica della preparazione e della meditazione condivisero a turno, tramite le reti virtuali, un messaggino attinente alla Bibbia, la cui ispirazione perveniva da fatti di attualità, di politica, di conflitti, di celebrità o pezzi musicali.

Lo scopo iniziale fu di disporre (quantomeno per il drammatico periodo del Covid) un soccorso spirituale per tutti gli ascoltatori ma specificatamente per le persone nello stato d’isolamento, molte delle quali, intimorite dai contagi esponenziali o colpite dalle reazioni ansiose o fobiche. Ancora oggi, “Caffè Biblico” prosegue la diffusione via web e secondo le testimonianze di molti assidui, è il saluto compendiale del mattino. Ragguardevole inoltre, come l’invio di un semplice messaggino abbia suscitato curiosità e condotto persone ad aprire il cuore a Gesù benché per loro, risultasse sconosciuto; in seguito alcuni scesero nelle acque battesimali; altri ancora allontanatosi da Dio eguagliarono il figliol prodigo.

Un messaggino di pochi minuti per far del bene, anche questa dinamica può essere definita “evangelizzazione”, non sono il numero di parole né la corretta elocuzione ma la consacrazione e la benedizione del Signore a far la differenza.

“… a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.”  2°Timoteo 2:9-10

Il Caffè Biblico scaturisce dal desiderio di servire Dio ma soprattutto i propri simili. Servire significa rendersi disponibili, aiutare chi necessità di sostegno e non solo di carattere economico ma il più delle volte psicologico e spirituale.  Il servizio cristiano scaturisce dall’amore autentico per il Salvatore e se amiamo Dio, non possiamo ignorare l’amore e non sviluppare interesse sincero per coloro che ci pone dinanzi. L’amore non è solo un sentimento, è una forza attiva incanalata verso i soggetti cui offrire assistenza.

“Poiché, chi è maggiore, colui che è a tavola oppure colui che serve? Non è forse colui che è a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve”.  Luca 22:27

Lella Francese


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