E’ sgomento, sconcerto e indignazione tra la maggioranza delle famiglie italiane dopo l’imminente passaggio della legge sulla teoria della “norma gender”.
Già scontro alla Camera dove è già stato espulso Massimiliano Fedriga vice capogruppo della Lega Nord, non passa indifferente la figura del deputato del Pd Edoardo Patriarca che fa anche parte della Commissione Affari sociali il quale nega che in questo “provvedimento” approvato ci siano “riferimenti al gender”, lo stesso subdolo atteggiamento assume il ministro degli interni Angelino Alfano il quale asserisce, anch’egli, che non c’è da preoccuparsi circa la circolare del ministro Stefania Giannini sul “consenso informato” dei genitori che eviterebbe l’educazione gender nelle scuole.
Ovviamente, come tutti abbiamo già capito non solo hanno approvato questa legge senza preoccuparsi dell’opinione delle famiglie ma non si sono neanche preoccupati di diffondere la notizia e l’informazione a essa inerente; per queste circostanze e dati di fatto possiamo affermare e dichiarare che ci hanno messi davanti a qualcosa decisa e approvata da loro.
E noi, come famiglie, che ruolo abbiamo in tutto questo? Ci hanno tolti il diritto di poter educare alla sessualità i nostri figli.
Capiamo bene in che cosa consiste realmente il Articolo 16 del Ddl Cirinnà “Buona Scuola”, esso è incentrato sui principi delle pari opportunità che promuove “l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall’articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93”. Questa legge fa chiaro riferimento al “genere” e non si riferisce affatto al “sesso biologico” anzi fa riferimento all’articolo 5, comma 2 della legge 119 del 2013 attuata con la Convenzione di Istanbul e sul suo stesso Piano di azione straordinaria contro la violenza sessuale e di genere. Questo Piano straordinario ha l’obiettivo prioritario di educare i nostri figli al “superamento degli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato dell’essere donne o uomini mediante un inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa”.
Un altro aspetto grave è l’affermazione di Monsignore Galantino, riportata dall’Ansa, secondo il quale la “Buona Scuola” è “un passo avanti perché la nostra nazione è troppo abituata alla stagnazione”. Signore abbi misericordia di tutti noi in particolare vai a toccare le menti e i cuori di queste persone che sono state poste a governarci e guidali secondo la tua volonta’ e attraverso il tuo Spirito Santo.
Tutto questo va contro il progetto ben definito e perfetto per il quale Dio ci ha creati introducendo Egli stesso la sessualità nel creato (Genesi 1:27 “Così DIO creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina”; Genesi 2:18 “Poi Dio il Signore disse : Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui”; Genesi 2:23 “L’uomo disse: Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo”).
L’ordine voluto da Dio fa la differenziazione sessuale, Egli ci ha creati “maschio” o “femmina” affinché insieme ci completassimo e per spezzare la catena della solitudine ecco perché possiamo affermare con assoluta certezza che la “Buona Scuola” e il suo progetto non solo non vengono da Dio, ma addirittura vanno contro il suo proposito creazionale, creando solo caos e confusione in un mondo che si sta avvicinando sempre più a vivere “gli ultimi giorni” apocalittici. Questo è indice che Gesù torna presto, siamo pronti per la sua ormai prossima venuta?
Luisa Lanzarotta – notiziecristiane.com
(Foto Ansa)
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