Gli effetti della caduta e della rivolta di Adamo li viviamo fortemente anche ai nostri giorni in quanto a questo motivo tutto il genere umano è decaduto dalla propria origine, lo conferma anche l’apostolo Paolo dicendo che per la disobbedienza di un uomo siamo tutti perduti (Romani 5:19a), questo è dovuto perché l’uomo si è sottratto alla sottomissione a Dio e si è sviato nella menzogna che domina il mondo.
Oggi, in questa società secolarizzata, più che mai dominano prepotentemente l’ambizione e l’orgoglio che soffocano l’amore e la carità e storie e situazioni come quella di Andrea Savoldi diventano sempre più frequenti e all’ordine del giorno, ma la cosa più triste è che lasciano indifferenti la maggioranza delle persone che ne vengono a conoscenza.
In questo contesto vogliamo soffermarci a valutare i motivi che hanno stravolto la vita di Andrea e a fare una seria riflessione su un impegno individuale e collettivo per un ritorno “all’amore e alla carità” che ci sono stati comandati dal nostro Signore (1Giovanni 4:7,8 “Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto”; 1Corinzi 13:1,3 “Quand’anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non ho amore, divento un bronzo risonante o uno squillante cembalo. E se anche avessi il dono di profezia, intendessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede da trasportare i monti, ma non ho amore, non sono nulla. E se spendessi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri e dessi il mio corpo per essere arso, ma non ho amore, tutto questo niente mi giova”).
Andrea, 46 anni, di origini bergamasche compra casa (con un mutuo) sul bresciano dove lavora regolarmente fino al 2014, pagando mensilmente le sue rate di mutuo. Viveva dunque una vita con dei ritmi nella norma fino a due anni fa quando viene licenziato dal suo posto di lavoro a motivo delle sue continue assenze dovute a motivi di salute, di conseguenza non riesce più a pagare il mutuo e perde anche la sua casa. Sempre nel 2014 da un ricovero in ospedale scopre di avere un endocardite e un carcinoma al rene (motivi dei suoi malesseri e dunque delle sue continue assenze sul lavoro), viene dunque operato e gli viene asportato un quarto di rene e un pezzo di intestino. Andrea trova una stanza in affitto in una struttura fino alla settimana scorsa quando nello scadere della data dell’affitto chiede una proroga di cinque giorni data in cui gli entrava la sua pensione che gli permetteva di pagare l’affitto della stanza. Come tutta risposta si è visto messo fuori e ha dormito per strada fino a ieri (per sei giorni) quando dopo l’intervento e l’intervista di RTB (Rete Brescia) è stato accolto per quindici giorni in un dormitorio maschile. La domanda spontanea di Andrea è: “Io dove andrò tra quindici giorni?”.
Le istituzioni in tutta questa storia sono letteralmente assenti; l’amore e la carità non si sa neanche dove abitano di casa. È un dato di fatto di come l’assenza del Signore nella vita dell’uomo ha portato alla degenerazione più totale e a una empietà mostruosa.
Noi che conosciamo il Vangelo abbiamo il dovere di divulgarlo ampiamente a tutti affinché attraverso la fede in Cristo, il pentimento e la conversione tanti cuori possano essere purificati e sempre più persone possono essere portatori di amore e carità.
Non sappiamo ancora come si evolverà la storia di Andrea ma quali credenti sappiamo che dobbiamo raggiungerlo per evangelizzarlo perché solo Gesù ha il potere di salvare e solo Gesù ha il potere di trasformare la storia di una vita facendo ogni cosa nuova e scrivendo una nuova storia secondo la Sua volontà.
Andrea Savoldi ovunque tu sia la benedizione del Signore Gesù Cristo sia con te sempre.
Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com
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