Quando avevo vent’anni presi la decisione di mettere la mia vita nelle mani di Dio e camminare con Lui per fede. Diedi la mia vita a Dio riconoscendo il mio bisogno assoluto della salvezza eterna e mi affidai alla Sua misericordia rivelata per me tramite suo Figlio Gesù Cristo morto sulla croce per il perdono dei miei peccati.
Quali peccati? No, non ho mai rubato tanto meno ucciso qualcuno o chissà che. La mia vita era soprattutto casa e lavoro, ma incominciando a leggere seriamente la Parola di Dio, la Bibbia, mi soffermai a riflettere su ciò che era scritto in Romani 3:23-26 “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù.” Ed ancora in Romani 5:12 “Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.”
“TUTTI HANNO PECCATO”. Allora mi resi conto che per natura ero una peccatrice e avevo bisogno del Suo perdono e della Sua grazia. “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti.” Efesini 2:8-9
Fino a quel momento avevo creduto di essere a posto (con la mia coscienza) solo perché avevo cercato di ubbidire ad alcuni comandamenti di Dio ed avevo aderito alle consuetudini della chiesa che frequentavo, in altre parole mi ero solo comportata né meglio né peggio di tante altre persone che conoscevo. Ma Dio non si interessa, però solo delle azioni singole, ma anche del mio modo di vivere, del mio stile di vita. Fare la volontà di Dio significa molto più che seguire alcune regole; mettendo la vita nelle sue mani si può incominciare a capire, ad immaginare, come la vita pratica, le proprie scelte e le proprie mete dovranno essere sottomesse a Dio affinché tutto possa glorificare Lui, il mio Padre Celeste, ed onorarlo. Non vi è nessuna parte della tua vita, delle tue azioni o dei propri pensieri che non deve essere dominata dall’amore per Dio e per gli altri.
A vent’anni si è giovani con una grande vitalità, si ha una marea di sogni, si fanno tanti progetti guardando al futuro, una bella casa, una famiglia felice, una sicurezza economica, ciò che tutti noi più o meno speriamo e desideriamo, ma quando decisi che Dio doveva essere il centro della mia vita e che ogni mio sogno e progetto doveva essere Lui a realizzarli per me secondo il Suo piano divino, ogni cosa cambio prospettiva.
Ho 53 anni, sono single, non ho una casa bellissima, ma a me non è mai mancato nulla e sono contenta di quello che ho. So che Egli si è preso la responsabilità della mia vita, so che sto camminando con Lui che è onnipotente ed amorevole, che veglia su di me, e anche se molte volte non è facile capire e soprattutto accettare determinate cose o situazioni che la vita ti mette davanti, sono certa che finché riporrò la mia fede in un Dio senza limiti avrò la forza per affrontare il mio futuro nonostante quello che possa riservarmi. La mia vita è come un cammino in un lungo tunnel, spesso la strada e buia ed impervia, minacciosa, ma in fondo ad esso splende una luce e più mi avvicino più essa si fa chiara, una volta giunta al termine abbandonando il tunnel so che una gloria inimmaginabile si spiegherà davanti a me. Sarò per sempre con il mio Signore.
“SIGNORE, tu sei il mio Dio; io ti esalterò, loderò il tuo nome, perché hai fatto cose meravigliose; i tuoi disegni, concepiti da tempo, sono fedeli e stabili.” Isaia 25:1
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