Molte persone esaltano il popolo di Dio, Israele, perché è il popolo che Dio si è scelto qui in terra, per il Suo scopo di salvezza dell’umanità; Infatti Gesù nella carne proviene dai Giudei. Oltre ad aver dato i natali a Gesù uomo; gli apostoli erano ebrei; la Bibbia viene da Israele e così via. Ma dobbiamo fare una riflessione però; che oggi Israele si trova ancora sotto l’ira di Dio, benché è stato il popolo di Dio. Ma fino a che Israele non si convertirà, è un popolo che rimarrà nemico di Dio. Certo, ci sono tantissime testimonianze che gli ebrei hanno fatto fino a oggi. La guerra dei sei giorni, hanno fatto diventare il deserto un terreno coltivabile, vendono tulipani all’Olanda, sono dei guerrieri eccezionali, è l’unica nazione a sopravvivere rispetto alle altre, rispetto all’Impero Romano, l’Egitto, la Grecia, nazioni potenti che dominavano il mondo di un tempo, ma che ora hanno solo il nome ma non hanno potenza e influenza alcuna. Molti popoli sono scomparsi del tutto dalla terra, come il popolo filisteo, il popolo cananeo e altri. Israele si era quasi estinto, ma poi si è ripopolato, ha ottenuto la “terra promessa” e Israele è di nuovo uno Stato a sé. Questo ha causato l’odio di tutti i popoli orientali e non solo. Forse del mondo intero. Ma nonostante tutto Israele detta legge ed è una nazione e un popolo ricco. Alle Isole Canarie, quasi tutti i commercianti sono ebrei. Raccontava il pugile Cassius Clay che, a Miami, negli anni 60, c’erano dei cartelli esposti fuori ai ristoranti dove c’era scritto così: “Vietato l’entrata ai cani, ai negri e agli ebrei”. Dopo un po’ gli ebrei comprarono l’intera spiaggia, compreso i ristoranti”. È chiaro che dietro a tutto ciò, c’è la mano di Dio. Al momento però, il popolo di Israele “oggi” non è salvo. Non hanno accettato Gesù come il Messia e, sono ciechi e vivono sotto l’ira di Dio. Infatti vivono ancora sotto la Legge Mosaica e non sono per niente cristiani. Ma un giorno come prestabilito da Dio, il velo della cecità cadrà dai loro occhi e si convertiranno a Dio e riconosceranno Gesù come il Messia promesso. Ma ad oggi chi vive sotto la Legge Mosaica muore nel peccato. Allora perché questo popolo è tanto influente e prospero e odiato al tempo stesso? Vediamo:
1) È forte nella Sua influenza, e benedetto da Dio per le promesse fatte da Dio ai Padri della storia di Israele. La loro forza è una forza soprannaturale, divina e non umana. Per questo è un popolo prosperoso, un popolo fortificato, perché era e sarà il popolo scelto da Dio negli ultimi tempi. Loro, gli uomini e le donne ebree non hanno nessun merito, ma il merito è di Dio. Bisogna far attenzione a chi si esalta, quando si esalta Israele.
2) È tanto odiato perché l’umanità odia quello che è di Dio. Satana con la sua influenza malefica ha contagiato e posseduto uomini come Hitler, e intere nazioni come la Germania, la Polonia, l’Italia, l’America, la Russia comunista e tante altre schierate contro di lei. Il forte antisemitismo del Medioevo, insieme all’antisemitismo della Germania nazista e della Russia comunista, nacque principalmente da una reazione contro questo presunto favoritismo divino. Chi non ha preso parte ai massacri, non si è neppure dato da fare per aiutarli. L’America chiuse le porte alle navi che entravano nei porti facendole ritornare indietro da dove erano venute. Non c’era una nazione disposta ad accoglierli, fino a far ritorno in mano agli aguzzini e finire nei forni crematori. La stessa chiesa Cattolica supportò le spese economiche dei nazisti tedeschi, al fine di distruggere gli ebrei. Il loro scopo era e rimane che Roma sarà la città del centro della cristianità, e non Gerusalemme. Non dimentichiamoci le crociate contro gli ebrei da parte dei Papi della chiesa Cattolica.
Quindi, Israele, da una parte è una nazione intoccabile agli occhi di Dio, ma non è una nazione diversa da tutte le nazioni del mondo riguardo al peccato e la disubbidienza verso il Signore. Dio è un Dio imparziale, e giudica in modo equo il peccato e il peccatore. Sia esso ebreo, italiano o americano.
Il Signore profetizzò su Israele che per la durezza del loro cuore sarebbero diventati un popolo errante e calpestato da molti. Ma per la promessa fatta ad Abramo, a Davide e a Mosè, Dio li avrebbe preservati fino alla fine. Mentre Stefano nel suo discorso profetico dove trovò la morte, descrive così gli ebrei:
“Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d’orecchi, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, così fate anche voi”
(Atti 7:15).
In Luca 21:23-24 Gesù disse:
“…Guai alle donne che saranno incinte, e a quelle che allatteranno in quei giorni! Perché vi sarà grande calamità nel paese e ira su questo popolo. Cadranno sotto il taglio della spada, e saranno condotti prigionieri fra tutti i popoli; e Gerusalemme sarà calpestata dai popoli, [FINCHE’ I TEMPI DELLE NAZIONI SIANO COMPIUTI]”.
E fino al dì di oggi, il popolo di Dio non si è ancora ravveduto; e i “tempi delle nazioni non sono ancora compiuti. Prima però Israele dovrà fare un patto con “l’uomo de peccato”, con l’anticristo, e poi si convertirà. Ma fino ad allora sono fedeli alla Legge, e duri di cuore. Oggi Israele è una nazione mondana, sesso, alcol, droghe ecc., e pochi sono i religiosi, e i pochi non sono per niente gioiosi, perché non hanno la gioia della salvezza nel loro cuore, perciò pregano e immettono preghiere al muro del pianto.
Il miracolo della conversione del popolo ebreo è in atto, ma fino a che non avverrà il miracolo completo, rimane ancora sotto il giudizio divino.
Cosa è cambiato in Israele da quando crocifissero il Cristo Gesù ad oggi?
Le profezie di Gesù, e le accuse di Stefano sono ancora verità. Chi avrebbe detto che il popolo ebreo era un popolo benedetto nel 1945? Nessuno, neanche gli ebrei stessi. Oggi qualcosa è cambiato si, che Dio (e non il popolo ebreo) ha fatto ritornare il popolo nella terra promessa ad Abramo, che poi Dio stesso li porterà alla conversione finale. Ma esaltare il popolo ebreo equivale ad idolatrarlo.
Logicamente in quest’ultimo secolo ci sono state come in altre nazioni delle vere e proprie conversioni. Molti ebrei si sono convertiti a Gesù Cristo e sono stati salvati. Questo a causato forti divisioni nelle loro famiglie. La conversione di un ebreo, è quasi simile a quella dei musulmani. Chi si converte verrà pianto come persona morta dai loro stessi familiari.
Perché Israele oggi non è affidabile come popolo di testimonianza di Dio?
1) Perché hanno la loro Bibbia fino a Malachia, e non posseggono il Nuovo Testamento, perché non credono in Gesù Cristo, o meglio lo credono come un malfattore. Inoltre non credono negli apostoli, e non credono nella Chiesa degli Atti. Chi sostiene “oggi” che Israele è un popolo benedetto deve andare in Israele e conoscere di questo popolo la loro spiritualità. Praticamente è sterile. Credono alla Legge di Mosè, e per fino di quella hanno perso il loro zelo. Tanto è vero che non ci sono più feste stabilite da rispettare, e olocausti da offrire al Signore! E nemmeno si trovano Profeti o Giudici in mezzo a loro, ma solo evangelisti che vengono o cacciati, o ingiurati. Chi muore senza il Signore muore nel peccato, e il popolo di Israele non è meglio degli altri popoli. Anche se una grossa eredità gli giungerà in un tempo futuro.
2) Nella guerra dei sei giorni, a stendo riconobbero la mano di Dio su quella vittoria, e se hanno creduto è solo per il Signore degli Eserciti, ma mai per il Suo Figlio Gesù Cristo.
3) In Ebrei 10:32-39, molti Ebrei erano tentati di ritornare al giudaismo. Prima di essere nuovamente ammessi nella sinagoga, dovevano dichiarare pubblicamente che: Gesù non era il Figliuolo di Dio, il Suo sangue era stato sparso come quello di un comune malfattore, i Suoi miracoli venivano operati per la potenza del maligno. Tutto questo è implicito in (Ebrei 10:29). Che si insistesse su tale ripudio è provato dal caso, in tempo più recente, di un ebreo cristiano in Germania il quale, desiderando ritornare alla sinagoga, non venne accettato perché voleva attenersi ad alcune verità contenute nel Nuovo Testamento. I cristiani a cui è indirizzata l’epistola agli Ebrei appartenevano alla nazione che aveva crocifisso Cristo; ritornare alla sinagoga avrebbe significato crocifiggere nuovamente, a loro stessi, il Figluolo di Dio ed esporLo a vituperio: sarebbe stato il terribile peccato dell’apostasia (Ebrei 6:6), sarebbe stato come il peccato a morte per il quale non vi è perdono. Colui che fosse divenuto così indurito da commetterlo non avrebbe potuto “essere rinnovato a penitenza”, ma sarebbe stato degno di una punizione peggiore della morte (Ebrei 10:28), sarebbe incorso nell’ira dell’Iddio vivente (Ebrei 10:30-31).
4) Quando il Signore dice che dei due popoli diventeranno uno solo, non vuol dire che diventeremo Israele, ma saremo il popolo che Cristo si è scelto e ha formato la Sua amata Chiesa. “Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell’inimicizia” (Efesini 2:14).
5) “Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta. Infatti vi dico che da ora in avanti non mi vedrete più, finché non direte: ‘Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”‘ (Matteo 37:39).
Gli Ebrei aspettano ancora il “Messia” che deve venire, e noi sappiamo che il Cristo di Dio già venne più di 2000 anni fa! E quando lo riconosceranno, i loro occhi si apriranno e accetteranno Gesù come Salvatore.
Quando Israele romperà il patto con l’anticristo, e si convertirà, sette uomini stranieri prenderanno per le vesti un ebreo e vorranno sapere la via per andare a Cristo. Questo porta ad un’altra ipotesi:
1) Che forse la Chiesa è stata già rapita e non ci sarà oltre agli Ebrei chi annunzia le cose di Dio. Oltre al fatto che la salvezza (in quel periodo) si otterrà più che per opere che per fede, perché il tempo della Grazia sarà finito.
2) Che forse lo Spirito Santo non è più così presente come lo è oggi a difendere i Suoi eletti, e a convincere l’uomo di peccato. Ma dire che è totalmente assente è una follia. Lo Spirito Santo è Dio, la terza Persona della Trinità celeste. Ma com’è scritto in 2 Tessalonicesi 2:6-7:
“Ora voi sapete ciò che lo trattiene (a chi? All’anticristo), affinché sia manifestato a suo tempo. Infatti il mistero dell’empietà è già in atto, soltanto c’è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo”.
Oggi, in tutto il mondo, il male va ogni giorno crescendo fino a che non si siano compiuti i giorni dove il male esploderà nella sua totalità, si vedranno cose che oggi è impossibile anticiparlo. Questo perché si avvereranno i giorni dell’anticristo. Ma se questo tuttavia non gli è concesso, e perché lo Spirito Santo, oggi trattiene il male per mezzo della Chiesa ancor presente sulla terra.
Nel corso dei secoli sono state formulate molte congetture circa l’identità di Colui che attua la restrizione e si ipotizzato che possa essere l’Impero Romano, il governo umano, la Chiesa eccetera. A mio avviso, però, Colui che attua la restrizione è lo Spirito Santo perché solo lo Spirito Santo può limitare o fermare la rivelazione dell’anticristo e la sua entrata in scena prima del momento stabilito da Dio. Solo lo Spirito Santo, infatti, possiede l’onnipotenza, l’onniscienza e l’onnipresenza necessarie per controllare l’entrata in scena dell’anticristo alla fine dei tempi. Qualsiasi altra forza può arginare il male, ma nessuno è in grado di trattenere l’anticristo affinché sia “manifestato a suo tempo”.
Con questo sappiamo inoltre che, non stiamo ancora nel periodo della “Grande Tribolazione”, come molti affermano. Anche se oggi le persone sono più interessate all’Apocalisse, all’anticristo e al rapimento, che a Cristo stesso.
Come dobbiamo vedere noi Israele? Come Davide osservava Saul, ormai scaduto dalla grazia ma, era ancora la persona che Dio aveva unto re d’Israele; quindi lo stesso rispetto dovremmo usare noi.
Però a differenza di Saul, che scadde dalla Grazia per sempre, Israele per il momento escluso, ritornerà ad innestarsi nel favore di Dio. Dio iniziò con Israele, e con Israele finirà. Molti che sono interessati al rapimento come fosse un film di fantascienza, dimenticano Israele e la sua grande importanza nella scena finale del mondo. Gli ebrei saranno gli eletti che l’Apocalisse parla rimasti alla fine dei tempi. Perché la Chiesa di Gesù Cristo sarà stata rapita.
“Infatti se tu sei stato tagliato dall’olivo selvatico per natura e sei stato contro natura innestato nell’olivo domestico, quanto più essi, che sono i rami naturali, saranno innestati nel loro proprio olivo” (Romani 11:24).
Quando esaltiamo Israele perché riteniamo giustamente che è il popolo che Dio si scelse sulla terra, e per le sue imprese meravigliose dobbiamo ricordarci che è sempre il braccio e la mente di Dio che gli danno la vittoria.
“Iddio non ha reietto il Suo popolo, che ha preconosciuto” (Romani 11:1-2). “Un indurimento parziale s’è prodotto in Israele, finché sia entrata la pienezza dei Gentili” (Romani 11:25). Perciò, alla fine Israele sarà reintrodotto, e Gerusalemme sarà capitale del mondo durante il millennio di Cristo sulla terra.
Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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