Alam (52 anni), cristiano di origine musulmana, ha ricevuto un biglietto contenente minacce di morte e ora teme per la sicurezza della sua famiglia.
Tutto è iniziato lo scorso 10 febbraio. “La mattina presto mi sono svegliato, sono uscito di casa e ho visto un pacchetto di sigarette davanti alla porta”, ha raccontato Alam. “Conteneva un biglietto che diceva: ‘Zio cristiano, come stai? Hai dormito bene? Non hai molto tempo. Mangia tutto quello che vuoi. Se vuoi sopravvivere, rinuncia alla tua fede e torna alla tua fede precedente’”.
Alam ha mostrato immediatamente il biglietto ad alcuni suoi amici cristiani. Hanno ipotizzato che il biglietto potesse essere stato scritto da un bambino della madrasa (scuola islamica) perché scritto a caratteri grandi, cosa comune tra i bambini. Alam ha fatto notare la presenza di una madrasa vicino a casa sua e ha affermato che l’insegnante di questa scuola spesso lo insultava e derideva a causa della sua fede in Cristo.
Alam è attivamente impegnato nell’evangelizzazione, non ha paura di ciò che la gente dice di lui, e guida una chiesa domestica a casa sua, tramite la quale 11 persone si sono convertite e altre stanno approfondendo il proprio cammino cristiano.
Anche la famiglia di Alam ha subito la persecuzione. Solo pochi mesi fa, sua figlia maggiore e i suoi due bambini sono stati mandati via dal marito musulmano: “Tuo padre ora è cristiano, quindi non posso più essere tuo marito, fino a quando lui non tornerà all’islam”. La ragazza con i suoi due figli è tornata a vivere da suo padre e ora Alam deve continuare a lavorare per far fronte anche alle necessità della figlia e dei due nipoti: “Devo cercare lavori giornalieri per provvedere ai bisogni della mia famiglia: non posso permettermi di restare a casa perché ho paura delle minacce di morte. La mia vita è a rischio, ma non c’è modo di prevenirlo. Niente lavoro, niente cibo. Niente cibo, niente sopravvivenza”.
I partner locali stanno pregando per i bisogni di questa famiglia e per la loro protezione: “Li abbiamo aiutati a farsi forza e li abbiamo incoraggiati, oltre a dare loro un sostegno economico e materiale”, ha raccontato uno di loro.
Da quando ha ricevuto la minaccia Alam non ha subito attacchi, ma il timore è reale.
I cristiani che si convertono alla fede cristiana in Bangladesh sono spesso perseguitati per la loro fede da parenti e da membri della loro comunità. Di frequente, chi si converte dall’islam a Cristo riceve minacce di morte verbali dai propri vicini. Ma quando capita di ricevere messaggi di morte da persone anonime, la paura e il senso di insicurezza aumentano esponenzialmente.
Il Bangladesh si trova alla posizione numero 26 della World Watch List di Porte Aperte. Attraverso partner locali, la nostra organizzazione missionaria rafforza i cristiani perseguitati nel Paese mediante corsi di formazione biblica, distribuzione di Bibbie, corsi di alfabetizzazione, progetti di sviluppo socioeconomico e distribuzione di beni di prima necessità.
https://www.porteaperteitalia.org/bangladesh-minacce-di-morte-anonime-per-un-ex-musulmano/
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui