Lo scorso 5 settembre Minazur, cristiano di origine musulmana, e una seconda persona, anche lei cristiana, si sono recati in una chiesa domestica locale. A metà dell’incontro, un gruppo di musulmani ha fatto irruzione e iniziando ad aggredire i presenti. Minazur è stato colpito in modo pesante, con l’intenzione di arrecargli seri danni fisici.
Gli aggressori hanno poi interrogato Mizanur, chiedendogli se si fosse convertito dall’islam, dato che il suo è un nome musulmano. Uno degli aggressori ha quindi preso il telefono dell’uomo e ha chiamato la moglie, la quale ha confermato la fede cristiana del marito. Questo ha fatto infuriare gli aggressori, che lo hanno preso e portato, insieme all’altro cristiano con lui, alla vicina stazione di polizia. Entrambi sono stati trattenuti per l’intera notte, feriti e senza avere accesso alle cure.
Dopo aver sentito ciò che era accaduto, i membri della chiesa hanno iniziato a preoccuparsi, come anche la sua famiglia. “Anche da detenuti, non sono al sicuro”, ha riferito un cristiano locale a un partner di Porte Aperte/Open Doors, in costante contatto anche con il pastore della chiesa in attesa di aggiornamenti. “Stiamo esaminando la situazione e cercando di trovare modi per aiutare i cristiani arrestati. Le nostre fonti locali ci inviano regolarmente aggiornamenti. In questo momento, hanno bisogno delle nostre preghiere e del nostro sostegno emotivo”.
Il Bangladesh si trova alla posizione numero 26 della World Watch List. La recente crisi politica e l’insicurezza sociale hanno indotto gli estremisti musulmani ad attaccare e perseguitare le persone non musulmane. I cristiani che si sono convertiti dall’islam sono maggiormente a rischio e vivono in uno stato di paura e panico. La maggior parte delle attività delle chiese vengono ostacolate a causa di questi attacchi; anche i leader cristiani hanno paura, specialmente quelli che vivono e servono nelle aree rurali.
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