Avevo 10 anni quando ho iniziato a fare dei disegni po’ porno e un po’ ironici. I soggetti che prediligevo erano i miei insegnanti, storie folcloristiche, film o testi di canzoni che finivano trasformati in piccoli volumi porno”.
Ecco la dichiarazione dell’autore di “porno per bambini” un ragazzo brasiliano nato nel 1984 che ha studiato pubblicità in Brasile e poi si è Laureato in pittura a Brera.
“Anni dopo ho ritrovato quei disegni in un cassetto nella mia vecchia casa e ho deciso di riprendere l’idea da dove l’avevo lasciata. Ho scelto questo nome perché è una sorta di dialogo con il me stesso di 20 anni fa.”
«Un nome, un programma. I social lo censurano, le mamme lo querelano, ma nulla possono contro l’ingenuità del gesto amoroso, la semplicità e l’innocenza del proprio sesso.
Questa presentazione che ha dell’incredibile, promuove un evento che viene candidamente annunciato con la naturalezza con cui si presenterebbe l’ultimo film di Natale della Disney e invece sarebbe proprio una mostra di disegni che alcuni hanno definito “pedopornografici”, in una città metropolitana come Milano prodotta da una galleria d’arte, la Lampo Gallery
E’ stata ufficialmente rimossa
Una grande nuova mostra nata con l’intento di raccogliere tutta la produzione di Pornoperbambini, dalle origini ad oggi, con tante nuove produzioni che avreste anche potuto portarvi a casa.
L’obiettivo della mostra era appunto quello di presentare una serie di bozzetti dal contenuto porno, dal tratto vagamente infantile, ecco il nome “porno per bambini” precisiamo non che sia per bambini, ma con personaggi tratti dal mondo delle fiabe, dei cartoni animati e dall’immaginario infantile in genere (Biancaneve, Babbo Natale e Topolino ad esempio) ovviamente ritratti in atti inequivocabilmente a luci rosse. E visto che sarebbe stata aperta a tutti, in teoria avrebbero potuto partecipare anche dei minori.
Disegni che si possono agevolmente trovare sulla pagina Instagram “Pornoperbambini” (conta ben 18,00 follower) su cui non viene riportato il nome dell’Autore. Tuttavia in rete è facilmente reperibile un’intervista all’ “artista”in questione, Innanzitutto l’artista che svela solo di essere brasiliano, curiosamente chiede di rimanere anonimo, smentisce l’intento pedopornografico dei suoi disegni, facendo, pure spallucce sulla valanga di proteste e segnalazioni che ha ricevuto la sua pagina Facebook tanto da essere stata, alla fine, chiusa.
Si tratta davvero di una semplice provocazione come afferma lui nel corso dell’intervista? Anche se fosse un’operazione pubblicitaria non ci sembra da sottovalutare, tenendo presente che certe condotte illegali vengono fatte passare tramite un processo di “instillazione” indiretto nella mente e nelle coscienze della gente, che avviene per gradi (un po’ come la storia della rana bollita) e, almeno inizialmente, senza destare grandi sospetti.
Guardando questi bozzetti che in parte sembrano richiamare il mondo infantile, deturpandolo, viene da pensare ai tempi in cui si veniva marchiati come “profeti di sventura” quando si denunciavano i pericoli dei corsi sull’educazione sessuale nelle scuole, ispirati alle linee guida Oms, rivolti a fasce d’età estremamente basse e di cui non si capiva la necessità impellente (fornendo ad esempio a bambini troppo piccoli per avere rapporti sessuali, informazioni dettagliate sul sesso e l’uso di anticoncezionali) se non quella, come denunciato a voce alta da alcuni vescovi di «fornire carne fresca ai pedofili». E in questo caso la domanda è: perché organizzare certi pubblici “spettacoli” come in questo caso proponendo un “progetto artistico” dal nome così ambiguo? Sembra un incubo e speriamo che la “mostra” non solo venga annullata, annullata, ma abolita del tutto ci auguriamo che allarmi la pubblica autorità. Intanto vi avvertiamo che su Fb è stato tutto rimosso e che l’evento è stato ufficialmente annullato
Mentre scriviamo resta ancora questo profilo attivo che rende bene l’idea del perché stiamo denunciando questo scandalo e perché ci siamo attivati per rimuoverlo. Speriamo che tutto sparisca e che le autorità competenti facciano le opportune verifiche.
Non serve stare troppo a girarci attorno: si tratta dell’ennesimo episodio di sdoganamento pubblico della pedofilia, tramite un’associazione porno- bambini che un tempo sarebbe stata di per sé inaccettabile e che oggi viene fatta passare come “licenza artistica” della solita, malata, arte moderna.
Chi crede che si tratti di una paranoia si sbaglia: basta leggere uno scorcio dello Standard per l’Educazione Sessuale in Europa dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che raccomanda pure per i bambini dagli 0 ai 4 anni la masturbazione e il gioco del dottore, e per quelli dai 6 ai 9 anni la visione di video porno. È in atto uno sdoganamento della pedofilia a 360 gradi che mira alla sua definitiva accettazione sociale.
Ad oggi la mostra risulta ufficialmente annullata.
I BAMBINI NON SI TOCCANO se la pensate esattamente come noi condividiamo tutti insieme, non costa nulla e ci aiuta a proteggere i nostri bambini.
Da: adolescenzeestreme.it Vincenzo Abbate | Da: darlin.it / notizieprovita.it
Alessandro Russo | Notiziecristiane.com
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