La Parola usa spesso immagini di oggetti, elementi naturali, animali e altro come allegorie ovvero per esprimere concetti spirituali, essa è piena di simbolismi che si ripetono per tutte le Scritture.
E così che il vento, l’olio, il vino, tipificano spesso lo Spirito Santo, mentre il Pane, l’Acqua, la Luce, la Manna nascosta, tipificano la Parola di Dio, ed ancora la Vite o Vigna tipifica Israele o la Chiesa con i suoi tralci, mentre il Mare o i Fiumi rappresentano i popoli della terra o un popolo nemico che inonda tutto dove passa.
Le Scritture sono piene di simbolismi, ma sono simbolismi che si ripetono tante di quelle volte nelle diverse narrazioni, tanto da divenire familiari all’attento lettore.
Attenzione dunque quando si usano per “rivelazione” simbolismi del tutto estranei alla Scrittura , usati fuori contesto e riempiti di significati arbitrari del tutto estranei alla Parola stessa. Costruire una predicazione su queste immagini vuol dire osare molto di fantasia allontanandosi dalla verità scrittturale per introdurre una dottrina o predicazione frutto della carne e non spirituale.
Oggi molte sono le predicazioni che osano tanto, attribuendo significati spirituali a cose insignificanti, una vera speculazione di termini e immagini ad arricchire la propria funambolica “rivelazione”.
L’uomo col proprio intelletto ed erudizione può davvero fare tanto, anche costruirsi una propria religione e diventare milionario!!
Coloro che sono familiari con le Scritture si accorgeranno subito se quella parola è da Dio o meno. Buon discernimento a tutti
Vincenzo Candurra
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