Attento agli scrupoli

scrupolosoScrupolo, nel suo significato primitivo, indica una pietruzza che, penetrata nella scarpa, rende disagiato il camminare.

In effetti gli scrupoli si intromettono durante il cammino rendendolo difficile e penoso, la serenità viene a mancare, e il pensiero ritorna sempre nel medesimo punto.

Gli Scrupoli sono stati anche definiti come una paura infondata del peccato, essi producono angoscia spirituale. Questa angoscia colpisce la mente, rendendola assoggettata nel vedere il male dove in realtà non esiste, e colpisce la coscienza turbandola con l’incertezza.

Ci sono persone che considerano la scrupolosità come virtù, confondendo questa con una coscienza debole, essa non è una virtù, anzi questa coscienza debole non solo è una anomalia, essa è uno dei caratteri più pericolosi.

Gli individui con una coscienza “debole” non vanno giudicati o condannati, vanno rispettati e se possibile aiutati a rinforzare la propria coscienza secondo la Parola di Dio, anche Paolo ci parla di alcuni credenti che si creavano degli scrupoli rispetto al mangiare carni: “Ora, peccando in tal modo contro i fratelli, ferendo la loro coscienza che è debole, voi peccate contro Cristo.” 1 Corinzi 8:12

Gli scrupoli provenienti da una coscienza debole deformano il giusto giudizio disturbando la quiete dell’individuo.

La coscienza morale è dunque anzitutto una conoscenza, una conoscenza che come ogni altra ha esigenza di esprimersi, e di fatto in qualche modo si esprime, in un giudizio. E’ un riconoscimento delle cose, del “come stanno le cose”, è una “testimonianza”, una luce, una indicazione, una guida.

Se la nostra coscienza non è sobria il nostro giudizio anche su noi stessi non sarà reale. La nostra coscienza nel tempo è condizionata dal contesto culturale, sociale, famigliare, ecc … ed in base alla sua formazione assume conoscenza di ciò che è buono o sbagliato. Come ben sappiamo però sia la società, la cultura e le famiglie, sono tutte contagiate dal peccato, da una morale che continua a cambiare, un codice etico che diventa sempre più elastico e permissivo, quindi come si può essere certi di discernere il bene?
E’ possibile avere e dare un giusto giudizio se abbiamo come base non la nostra coscienza ma la Bibbia, poiché esse contiene i principi divini che sono inalterabili, se la nostra coscienza viene plasmata ed educata dalla lettura della Bibbia allora il suo input potrebbe essere sempre più corretto, leggi come si esprime l’apostolo Paolo:“Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore.” 1 Corinzi 4:4

“Quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì se stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!” Ebrei 9:14

Il sangue di Gesù durante il percorso di santificazione lavora all’interno dell’individuo per purificare la coscienza dalle opere morte, quindi la coscienza ha bisogno di essere purificata, educata secondo un nuovo modo di agire per produrre opere di vita.

Lo scrupolo è stato definito: “Un orgoglio Segreto”.

Un orgoglio profondo dell’anima, nascono gli scrupoli perché ci si sente inadempienti, si realizza di non aver fatto quello che secondo il proprio pensiero era dovuto fare. Lo scrupolo si crea quando l’immagine che abbiamo di noi stessi viene alterata, rovinata, o si crea quando pensiamo che un gesto, una parola, o un atteggiamento andrà a ledere la nostra immagine, quindi chi ci circonda avrà un opinione che noi non vorremmo avere sulla nostra persona.

Prova ad analizzare quelli che sono i tuoi scrupoli, osservali attentamente, dai un giudizio onesto a te stesso … non nascondono in fondo dell’orgoglio?

Essi in realtà sono dei giudizi che si formano al tuo interno e che sono contro la tua persona.

Gli scrupoli possono rovinare la tua persona e le tue relazioni.

Il nemico dell’anima fa leva sui scrupoli, se riesce a far fissare l’attenzione su di essi, riuscirà a rallentare se non addirittura a bloccare il normale corso della vita, derubando tra l’altro della serenità e della gioia.

Alcuni rischi

Ora è chiaro che se gli scrupoli stanno diventando per te un problema è credibile che il tuo vero problema è l’orgoglio.

  • La Bibbia ci esorta ad avere di noi stessi un concetto equilibrato.

“Per la grazia che mi è stata concessa, dico quindi a ciascuno di voi che non abbia di sé un concetto più alto di quello che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno.” Romani 12:3

Bisogna avere di se stessi un concetto sobrio, equilibrato, non bisogna avere in mente un livello troppo alto per la nostra persona, bisogna essere ambiziosi ma realistici. Dio stesso assegna a ciascuno una misura di fede, è Dio che mette in noi talenti e capacità. Dio non mette e non metterà mai dentro di noi qualcosa che noi non riusciamo a superare o a sopportare, questo vale anche con la tentazione: “Nessuna tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare.”1 Corinzi 10:13

Dio conosce esattamente come siamo fatti, Egli non può essere deluso da noi, possiamo riposare e lavorare in pace sapendo che il nostro Creatore conosce i nostri limiti:

“Poiché egli conosce la nostra natura; egli si ricorda che siamo polvere.” Salmi 103:14

  • Un’altra cosa da evitare è il paragonarsi con gli altri.

“Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo” Efesini 4:7

“Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata concessa” Romani 12:6

Ciascuno ha ricevuto doni differenti da Dio, pertanto paragonarsi agli altri è errato. Ciascuno di noi è unico nel suo genere, siamo speciali.

“Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio.” Romani 14:12

Tu ed io siamo unici, ciascuno di noi renderà conto a Dio di se stesso, non saremo ne responsabili delle azioni di chi ci sta accanto e ne paragonati ad essi.

“Ciascuno esamini invece l’opera propria; così avrà modo di vantarsi in rapporto a se stesso e non perché si paragona agli altri.” Galati 6:4

Quello che Dio premia è la fedeltà: “Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele.” 1 Corinzi 4:2

A Lui, più che quello che fai interessa come lo fai e se lo fai.

Nelle faccende della vita bisogna imparare a fare il proprio meglio, cercando di dare il massimo in tutto, senza però permettere alle proprie aspettative di giudicare il nostro operato.

Se si è equilibrati nel giudicare se stessi, se si è obiettivi rispetto a quello che si è, non ci sarà spazio per l’orgoglio e quindi avrete tappato le gallerie dentro di voi dove si insinuano gli scrupoli.

Scrupoli e Peccati

Dobbiamo distinguere tra vero e proprio senso di colpa e la falsa colpa.

La colpa genuina significa che abbiamo davvero peccato e non ci siamo ancora pentiti.  Se abbiamo un genuino senso di colpa, dobbiamo andare immediatamente da Gesù e pentirci confessando i nostri peccati.

Un falso senso di colpa può essere causato dalla mancanza di conoscenza e di fede.  Una coscienza molto delicata e scrupolosa produrrà un falso senso di colpa: “Poiché se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.” 1 Giovanni 3:20 

Io e te dobbiamo realizzare che Gesù ci lava da ogni peccato e che sulla nostra vita non pesa più nessuna condanna.

“Ma se camminiamo nella luce, com’egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.” 1 Giovanni 1:7

Cammina nella luce, confessa i tuoi peccati a Dio, porta a Lui ogni peso che hai sul cuore, Lui ti purifica da OGNI peccato.  Non c’è peccato troppo grande che Gesù non possa perdonare.

Francesco Caldaralo –  notiziecristiane.com


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