Una piccola cisterna annessa a un edificio e’ stata portata alla luce di recente durante uno scavo archeologico che la Israel Antiquities Authority sta conducendo nei pressi del Muro del Pianto, vicino all’Arco di Robinson, nel parco archeologico di Gerusalemme. Dentro la cisterna c’erano tre brocche da cucina intatte e una piccola lampada a olio di ceramica che risalgono ai tempi della prima guerra giudaica (66-70 d.C.).Il vasellame, informa il sito Israele.net, e’ stato rinvenuto nel canale di drenaggio che e’ stato interamente portato alla luce, dalla Vasca di Siloe, nella Citta’ di David, all’inizio dell’Arco di Robinson. Secondo Eli Shukron, direttore degli scavi per la Israel Antiquities Authority, ”questa e’ la prima volta che siamo in grado di collegare dei reperti archeologici con la carestia che ebbe luogo durante l’assedio di Gerusalemme al tempo della rivolta anti-romana”.
Le brocche da cucina intatte e la lampada a olio in ceramica indicano, secondo gli archeologi, che la gente scendeva nella cisterna dove mangiava di nascosto il cibo contenuto nelle brocche senza farsi vedere da nessuno, il che corrisponde al racconto fornito da Giuseppe Flavio. Nel suo libro ”La guerra giudaica”, Giuseppe Flavio descrive l’assedio romano a Gerusalemme e la tremenda fame che esso provoco’ all’interno della citta’ accerchiata. Nella sua drammatica descrizione della carestia a Gerusalemme, egli racconta dei ribelli ebrei che cercavano il cibo nelle case dei loro fratelli. Costoro, scrive Giuseppe Flavio, nascondevano il cibo che possedevano per timore che venisse rubato dai ribelli e lo mangiavano negli angoli piu’ nascosti delle loro case.
(fonte Adnkronos)
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