In questo contesto, Gesù stava spegnendo i facili entusiasmi di un cristianesimo superficiale, ballerino ed emotivo, fissando invece delle condizioni notevoli per chi veramente Lo vuole seguire ed essere un Suo vero discepolo.
Egli rispose ad un entusiasta che ostentava la sua capacità di poterlo seguire ovunque, disse: “non ho dove posare il capo a differenza delle volpi che hanno tane, non ti prometto una vita comoda, mi segui ancora?”
Un secondo posticipò la sua risposta dicendo che suo padre era prioritario e che solo in un domani avrebbe considerato la cosa, il Signore lo bocciò perché niente e nessuno viene prima di Lui.
Un terzo, anche, antepose i suoi affetti alla chiamata, quando il gioco si fa duro i deboli smettono di giocare, quando si spengono i microfoni e la musica cessa e non sei circondato da discepoli saltellanti, quando gli slogan di alta devozione ostentati chiamano alla coerenza e la voce del Signore penetra il tuo cuore come una lama e ti dice voglio la tua vita qui ed ora, quello è il momento che rivela chi veramente sei.
Il paragone dell’aratro fa capire che il Signore si sta rivolgendo a persone che per un tempo hanno seguito con entusiasmo ma che ora si stanno facendo prendere da pericolose nostalgie, stanno lasciando il lavoro e lo zelo per Dio e stanno guardando indietro, come la moglie di Lot rischiano di diventare statue di sale, il monumento del fallimento, il bisogno di comodità e tranquillità simboleggiato dalla tana, l’attesa di seppellire i padri, forse per ogni tipo di eredità, e il salutare prima i parenti che indica le vere priorità, sono i segnali rivelatori di un cuore che sta perdendo la passione per il Signore.
Oggi non abbiamo solo una crisi di vere vocazioni ma subiamo anche l’abbandono del vero ministerio da parte di tanti che lasciano l’aratro, ora tutti possiamo avere periodi di stanchezza e di confusione ma ti ricordo che sei la scelta di Dio, non far cadere niente di ciò Egli ti ha affidato, la Sua grazia è sufficiente ad alimentare di nuovo un fuoco di passione nel tuo cuore, il Suo piano per te non è mutato, il tuo aratro si sta confrontando con un suolo arido ma resisti perché stai facendo un buon lavoro, al momento stai solo spaccando pietre di aridità ma il terreno è quasi pronto, resisti perché tra poco comincerai a vedere il raccolto e la tua fatica sarà ricompensata.
Isaia 44:3 Io infatti spanderò le acque sul suolo assetato e i ruscelli sull’arida terra; spanderò il mio Spirito sulla tua discendenza e la mia benedizione sui tuoi rampolli;
Il tuo impegno è un’opera di fede, non quello che vedi ma ciò che credi sarà la tua forza, oggi la Grazia è su di te per fortificare le tue mani, i fratelli che ti amano stanno pregando per la tua vita, c’è tanta gente che ha bisogno della tua resistenza a questo momento difficile, ma, più di ogni altra cosa, il Signore ti è vicino e ti soccorre, posso vedere le Sue mani forate che prendono le tue e dolcemente le rimette sull’aratro, posso ascoltare la Sua voce che dice: Forza, non ti lascerò e non ti abbandonerò!
Risplendi.
Tino Di Domenico
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