APRIRÒ UNA STRADA NEL DESERTO

Sono Viviana e ho 42 anni. Sono nata morta a causa di gravi complicazioni insorte durante il parto e nel post-partum. Il mio cuore ha smesso di battere per più di 15 minuti e il mio cervello ha smesso di ricevere ossigeno. A tutto ciò, si sono aggiunte delle manovre sbagliate effettuate dal ginecologo e dall’ostetrica e una setticemia.

Dio mi ha riportato in vita. Stando ai medici, avrei dovuto riportare danni cerebrali e disabilità gravissime e molto invalidanti. Invece ho riportato disabilità motorie molto lievi e non ho alcun danno cerebrale. I medici definiscono il mio “un caso scientificamente inspiegabile”.

Quando avevo 4 anni e mezzo, Dio mi parlò. Infatti io riferii ai miei genitori che, al momento della nascita, ero stata da Gesù e che Lui mi aveva detto:
“Viviana, torna sulla Terra, non è ancora il momento di stare con me in Paradiso. Quando compirai 30 anni, ti donerò un marito, un uomo fisicamente sano che abita a Milano. Poi ti guarirò dalle tue disabilità e ti donerò un figlio. Tu parlerai di me a tutti”.

Negli anni delle scuole medie, Dio mi salvò la vita una seconda volta.

Purtroppo, Satana distrusse il matrimonio dei miei genitori, dapprima con i ripetuti tradimenti di mio padre e col suo vizio del gioco d’azzardo, poi con la separazione dei miei genitori, avvenuta quando io avevo quasi 16 anni e mio fratello Roberto quasi 12, e con la nuova famiglia di mio padre.

Io e mio fratello fummo abbandonati a noi stessi. In casa subivamo violenze psicologiche e bugie riguardanti la nostra vita. Fuori io venivo emarginata a causa delle mie disabilità motorie, ero ad un passo dall’anoressia e spesso pensavo al suicidio, mentre mio fratello Roberto, pur essendo sano fisicamente, era vittima di bullismo.

Ciò nonostante, io conseguii il diploma e poi due lauree e mio fratello Roberto si diplomò.

Venivo corteggiata esclusivamente da ragazzi disabili. Inoltre, non avevo alcuna stima di me stessa come donna, avevo smesso di fare fisioterapia, cosa che invece facevo tutti i giorni quand’ero bambina, avevo smesso di curare il mio aspetto fisico e la mia mente aveva completamente cancellato il fatto che le mie disabilità motorie sono lievi e soggette ad enormi miglioramenti con 20 minuti di fisioterapia al giorno. Oramai peggioravo sempre più.

Tuttavia, dopo la mia prima laurea in Lettere Moderne, Dio iniziò a parlarmi nuovamente. Mi mise in cuore di coltivare la mia passione per gli studi di pedagogia, psicologia e filosofia. Mi iscrissi nuovamente all’università, alla Facoltà di Scienze dell’educazione. Durante il corso di laurea, alcuni ragazzi dei Gruppi Biblici Universitari mi parlarono del Signore Gesù Cristo e mi spiegarono tutte le verità bibliche.

Iniziai a frequentare una chiesa cristiana evangelica pentecostale e anche mia mamma volle seguirmi. A settembre del 2003 feci il battesimo e l’anno dopo lo fece anche mia mamma.

Nel dicembre 2004 conseguii la mia seconda laurea. Negli anni immediatamente successivi, Dio mi salvò la vita per la terza volta. Inoltre, sempre in quegli stessi anni, io dicevo al Signore “la mia vita è un deserto”, riferendomi al mio desiderio di sposarmi, ed Egli mi rispose tramite Isaia 43:19: “Aprirò una strada nel deserto, farò scorrere fiumi nella steppa”.

All’inizio del 2008, Dio mise nel mio animo la certezza che stesse per donarmi il marito col cuore secondo la Sua volontà, un marito sano fisicamente, nonostante all’epoca le mie disabilità motorie fossero molto visibili perché avevo smesso di fare fisioterapia. Il 23 Aprile 2008, all’età di 30 anni, proprio come Dio mi aveva preannunciato quand’ero bambina, conobbi Luca, un ragazzo di Milano, sano fisicamente, su un famoso sito web per chi cerca la propria anima gemella. Ci innamorammo e Luca mi trovava bella nonostante tutto. Il 22 settembre 2010 ci sposammo.

Dopo il matrimonio, spiegai a mio marito tutte le verità bibliche e lui le accettò subito, facendo il battesimo.

Dopo aver chiesto a Dio per un anno di donarci un figlio, scoprimmo che io non posso avere figli per via della causa più comune di sterilità femminile. Poco tempo fa, Dio mi salvò la vita per la quarta e per la quinta volta.

Nel frattempo, grazie all’amore di mio marito e a 20 minuti di fisioterapia al giorno, io ho avuto miglioramenti fisici enormi, che hanno cambiato profondamente il mio aspetto fisico.

Sono fermamente convinta che il Signore Gesù Cristo mi guarirà miracolosamente dalle mie lievi disabilità motorie e dalla mia sterilità. Donerà un figlio a me e a mio marito, un figlio che chiameremo Samuel Rafael – Samuel significa “Perché l’ho chiesto al Signore” e Rafael significa “Dio è il Guaritore” – e racconteremo a tutti i grandi miracoli che Dio avrà compiuto per noi!

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Vite Trasformate

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