Questi giorni meditavo sulla potenza del sangue di Gesù. Probabilmente come credenti usufruiamo in parte dei benefici che da esso ne derivano.
Un tempo si sentiva parlare molto del sangue di Gesù sparso in croce. Fin da fanciullo gli insegnanti in chiesa mi insegnavano che quando ero in difficoltà o davanti a tentazioni dovevo “invocare” il sangue di Gesù su di me e dire: “sangue di Gesù lavami”.
Per natura, prima della mia conversione, ero una persona ribelle, soprattutto verso le autorità, non ascoltavo mai quello che mi veniva detto, ma quando ero in pericolo e in difficoltà, ricordavo quelle parole e le pronunciavo, usandole come una sorta di cosa scaramantica. Con il tempo diventò una frase abitudinaria, pronunciata per abitudine, senza di fatto capire la portata di quell’invocazione.
Oggi si parla poco di sangue, per alcuni sembra poco delicato, per la presenza di bambini potrebbe sembrare una cosa cruenta, di fatto, se ne parla sempre meno. Come si parla sempre meno della croce, del suo significato e della sua potenza. Credo che dietro a tutto questo modo di fare, ci sia anche lo zampino del nostro avversario.
Il sangue ha un valore immenso nella Parola. Nell’epistola agli Ebrei è scritto: Secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e, senza spargimento di sangue, non c’è perdono. (Ebrei 9:22)
Il sangue PURIFICA, è il mezzo per ottenere PERDONO!
Fin dall’entrata del peccato nel mondo vediamo la presenza del sangue.
Genesi 3:21 Dio il SIGNORE fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.
Dopo che Adamo ed Eva ebbero peccato, Dio li riprese, la maledizione del peccato cadde sulla loro vita, ma Dio li vestì con tuniche di pelle. Adamo ed Eva peccarono, il peccato produsse in loro la vergogna e la paura. Si accorsero che erano nudi e si nascosero. Dio prende degli animali e dopo averli sacrificati veste Adamo ed Eva coprendoli della loro nudità. I sacrifici nell’Antico Patto non avevano il potere di cancellare i peccati ma solo di coprirli. Infatti il coperchio dell’arca della alleanza si chiamava “propiziatorio” cioè copertura.
Il sangue non ha un potere magico in sé, ma il valore, il significato che ha, unito all’obbedienza produce cose incredibili.
Ci sono casi nella Parola, dove è stato necessario applicare il sangue. Non era sufficiente avere l’animale, non era sufficiente avere il sangue dell’animale nel catino, bisognava applicarlo affinché qualcosa di straordinario accadesse.
Ricorderete la storia di Israele schiavo in Egitto e come fu da Dio liberato. Nella descrizione del suo esodo troviamo alcuni riferimenti al sangue molto importanti:
Esodo 12:7 Poi si prenda del sangue d’agnello e lo si metta sui due stipiti e sull’architrave della porta delle case dove lo si mangerà.
Esodo 12:13 Il sangue vi servirà di segno sulle case dove sarete; quand’io vedrò il sangue, passerò oltre, e non vi sarà piaga su di voi per distruggervi, quando colpirò il paese d’Egitto.
Esodo 12: 22 Poi prendete un mazzetto d’issopo, intingetelo nel sangue che sarà nel catino e con quel sangue spruzzate l’architrave e i due stipiti delle porte. Nessuno di voi varchi la porta di casa sua, fino al mattino.23 Infatti, il SIGNORE passerà per colpire gli Egiziani; e, quando vedrà il sangue sull’architrave e sugli stipiti, allora il SIGNORE passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nelle vostre case per colpirvi.
Il sangue permise agli israeliti alcune cose:
Permise loro di avere COMUNIONE con la propria famiglia e con Dio; mentre i primogeniti degli egiziani morivano, loro erano in casa a mangiare l’agnello arrostito. Era un momento di comunione. La famiglia doveva essere riunita e stare a tavola tutti insieme.
Gli israeliti furono PROTETTI dal passaggio del distruttore; mentre l’angelo distruttore passava e faceva strage, gli israeliti erano al sicuro, protetti dal sangue.
Ebbero VITA; non morirono come gli egiziani, come coloro che non credettero all’aspersione del sangue Per ottenere questo però fu importante qualcosa: l’UBBIDIENZA.
Infatti leggiamo di una serie di cose che il popolo doveva fare. Era un rito molto preciso e doveva essere attuato in modo scrupoloso, ma l’ubbidienza doveva essere totale e completa. Se fossero stati ubbidienti in tutto e non avessero applicato il sangue, sarebbero morti lo stesso. Dovevano essere ubbidienti in tutto.
Quell’aspersione di sangue fu la salvezza per il popolo di Israele.
Oggi è Cristo Gesù la Salvezza!
Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. 1Corinzi 5:7
Attraverso il sacrificio di Cristo l’umanità ha la possibilità di ricevere la salvezza dell’anima, ma non tutti si appropriano di quel sacrificio e dunque di quel sangue.
Quello che invece avviene a diversi credenti oggi è che, hanno creduto una volta nella potenza di quel sangue, hanno ricevuto salvezza, ma poi la loro esperienza è rimasta lì. Non usufruiscono più del potere del sangue di Gesù.
Paolo ci esorta a non “bere dal calice indegnamente” (1 Corinzi 11:27). Credo che queste parole non riguardano solo il fatto di partecipare alla cena del Signore dopo aver peccato e vivendo in una condizione peccaminosa. Abbiamo conoscenza che se ci pentiamo dei nostri peccati, Gesù ci perdona e ci libera da qualsiasi iniquità. Allora? C’è altro?
L’apostolo continua il suo discorso parlando del fatto che chi si avvicina alla cena del Signore deve discernere il corpo di Cristo correttamente (1 Corinzi 11:29).
Dopo aver gustato la liberazione dal peccato e dalla vecchia natura, potremmo correre il rischio di avvicinarci alla cena, bere dal calice (simbolo del suo sangue) e non credere più al potere di quel sangue sparso in croce?
Molti credenti probabilmente sono “condannati” dall’avvicinarsi alla cena del Signore perché non si accostano con fede. Paolo continuerà dicendo, “Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono.” (1 Corinzi 11:30).
Mi chiedo: crediamo ancora nella totale vittoria del sangue di Cristo ottenuta lì su quella croce, dove lui stesso ha dichiarato: “Tutto è compiuto”?
Fratello, sorella, sulla mia vita e sulla tua vita, se il sangue di Gesù è stato applicato, dobbiamo credere che su di noi c’è protezione, vita e comunione perfetta con il Padre e la sua famiglia.
Quella supplicazione che facevo da ragazzino, oggi è certezza, io e te siamo sotto il sangue di Gesù. Davanti alla tentazione, alla difficoltà, al problema, dobbiamo dire: “Io vincerò perché sono sotto il sangue di Cristo, in lui ho vittoria, vita, protezione e comunione con Dio”.
ABBIAMO COMUNIONE CON DIO, non c’è più il peccato che ci separa!
“In cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia” (Efesini 1:7).
ABBIAMO LIBERO ACCESSO AL NOSTRO PADRE!
“Così, fratelli, ora abbiamo piena libertà di entrare nella presenza di Dio per mezzo del sangue di Gesù” (Ebrei 10:19).
ABBIAMO VITTORIA SUL DIAVOLO!
“Essi l’hanno vinto col sangue dell’Agnello e con la loro testimonianza.” (Apocalisse 12:11).
DOBBIAMO CREDERE, a quello che Isaia dice:
Isaia 53:4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! 5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.
Credi nella potenza del sangue di Gesù e dichiaralo con fede!
Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com
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