Quanto fastidio mi danno gli ambulanti stranieri che non pagano le tasse, ma si intrufolano in mezzo agli operai legittimi di una comunità.
Non fraintendetemi; non perché sono stranieri, (lo sono anch’io), ma è proprio perché lo sono anch’io che capisco il perché è più facile per un straniero abbagliare con la sua parlantina strana chi ha davanti. (Chiedetelo a mia moglie…). E’ semplice per loro sparire nel nulla se le cose non vanno come sperano. Si credono al di sopra, (o veramente al di fuori), della legge, proprio perché non appartenenti all’ambiente locale, pensando che il loro lavoro è, (secondo loro), una missione impossibile speciale.
Ne ho conosciuti tanti. Li trovi nelle piazze in giorni di affollamento e di scambio sociale. Li trovi che viaggiano instancabili tra festa e festa a vendere le loro mercanzie su un tavolino pieghevole pronto al ritiro rapido, o su uno scialle santo, un pareo privilegiato, una tovaglia apparecchiata, (come nella visione di Pietro), addestrati per sparire nel vuoto appena ti giri.
CD fasulli, libri copiati perfino nel titolo, e borsoni di falsa speranza ed inganno sono pronti come un esca addobbata su un amo nascosto ed affilato. Vesti sontuose di lino e seta, (a prima vista), che invece danno solo prurito, (perfino alle orecchie), perché il tessuto è solamente creazione e fantasia dell’uomo.
Qualcuno vende addirittura gli ultimi occhiali sopranaturali che bloccherebbero, (se potessero), perfino la luce dell’Evangelo, proteggendoti dall’ultravioletto (vescovile), ma donandoti la vista alle radiazioni benefiche di “nuova rivelazione” e l’opera attuale di Dio stesso nel mondo!
La maggior parte di questi ambulanti lavora anche “online”. Maestri di pagine Facebook, Twitter, e Youtube, Pionieri dei social media. Ogni tanto un pacchetto offerta appare, come per miracolo, tra un “feed” di amici e parenti della tua “home page”, come se sanno che in quel momento la stai passando brutta, ed eccolo lì, la soluzione dei tuoi problemi, un po di conforto, di speranza, un vero miracolo impacchettato e pronto da spedire…
Tutti sanno che lo “shopping” è una cura approvata e raccomandata dai psicologi. Il rimedio naturale alla tristezza, la depressione, ed il sentirsi vuoto ed inutile… però quanto ti costerà, e quanto potrà durare…
Alcuni maestri ambulanti spendono centinaia di euro in pubblicità, per dare l’illusione di essere qualcosa che non sono, per intromettersi a forza nella tua vita, sono sempre lì “in faccia alla gente”, parola dopo parola, insistenti, musica assordante “borderline” abusivismo…
Abusivi è proprio la parola giusta. Se li fai una domanda circa ciò che vendono, o non vogliono risponderti perché sanno che in fondo la mercanzia è fasulla, oppure ti rispondono con un altra domanda, tipo: “Ma lei, signora, capisce quello che dice? Ha idea di cosa mi sta chiedendo? Ma come non è vero, ma non è neanche falso, mi sa che è lei che non ha capito niente vero?”
Invece sono proprio loro che dovrebbero rispondere a tutte le domande che la gente li fa! Sono loro che sono in piazza a vendere! Sono loro che con tanto di luci, tavolino, mantello benedetto ed effetti speciali, ti ossessionano che il loro articolo è la tua salvezza, e se solo la provassi, ti chiederesti come hai fatto a vivere fino a quel momento senza…
Sono proprio loro che devono provare a tutti che sono legittimi, veritieri, attendibili, autentici, fedeli, e non falsi.
Nella realtà poi trovi che: non sono iscritti in nessun albo. Non fanno parte di nessuna comunità locale. Credono davvero che sono chiamati ad agire fuori dalla norma e dalle norme. Cambiano sede anche tre volte all’anno, (la sede di solito è il loro domicilio, quando sono iscritti veramente come richiede la Costituzione ed il Codice Civile in giusta trasparenza dinanzi al popolo). Usano il “noi” per farti capire che la loro è un organizzazione di più associati, quando invece è un “ one-man band” (un artista o musicista che fa tutto da solo).
Un po mi ricordano un uomo che parlava con Gesù sulle rive di un lago tempo fa; parlava solamente lui, ma anche questo poveretto usava il “noi” al plurale, (perché erano in molti. Luca 8:27-39).
Comunque…
Apparentemente un giorno, (cercando di spiegare ad uno di questi ambulanti che era solamente l’effetto di una “Mentos” mischiato alla Coca Cola), non ha fatto per niente ridere a nessuno in quel momento critico della sua conferenza sugli angeli e demoni…
Sander Steall
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