Altro che paradiso!

I fatti di cronaca di questi ultimi tempi destano sconcerto. Molti attentati di matrice terroristica spingono a riflettere sul movente di tali gesti.

Ma qual è infondo questo movente? Qualcuno ‘intitola’ tali atti sotto la voce “Scontro di civiltà”!

Ma, a pensarci bene, cosa c’è di civile nel terrorismo? E se non c’è niente di civile, figurarsi se c’è qualcosa di spirituale?!

Molti vorrebbero mascherare o celare certi gesti con qualcosa di religioso. Ma cosa c’è di religioso e di sacro nelle cronache di questi ultimi tempi? Alcuni membri di certi gruppi cosiddetti “radicali” ci tengono all’osservanza delle regole e dei precetti della propria religione. E si infiammano se qualcuno osa essere blasfemo (secondo i loro criteri, ossia le loro idee)! Ma nel loro “zelo” non si avvedono che la prima bestemmia è quella che sta dietro i gesti dei fondamentalisti come loro, che vanno contro la vita e, dunque, contro ogni valore. Di conseguenza contro Dio!

Non trovo altre parole, oltre quelle di cieca e ottusa, per descrivere una religione che pretende di essere rigorosa e morale, quando – invece – fomenta gesti che neanche i peggiori criminali si sognano di compiere (avendo essi stessi un residuo di coscienza che li trattiene dal commettere gesti degni non degli uomini ma delle bestie).

Altro che paradiso!

Già, qualcuno parla di paradiso, quale ricompensa per certi gesti terroristici, che qui in terra danno per ricompensa il biasimo di tutti e il carcere, quale luogo adatto ad accogliere questi zelanti seguaci di “dio”.

Altro che paradiso!

Che assurdità nel credere in una teologia che promette il paradiso a chi commette stragi! Da quale mente è potuta essere concepita? Da quale “profeta”?!

Mentre Gesù ha insegnato (e insegna ancora per mezzo del Suo Spirito) ai suoi che la gente li riconoscerà (quali seguaci del Cristo, ossia del vero inviato di Dio) per le loro buone opere, che questi avranno compiuto in mezzo alla gente, quale dottrina “religiosa” può insegnare – invece – che la gente apprezzerà coloro che avranno compiuto stragi e attentati?

Altro che paradiso! Altro che luce!

Bisogna proprio essere ciechi ed accecati per credere in un sistema e in una dottrina che tenta di chiamare santo qualcosa di orrendo!

Altro che paradiso!

Mentre tutte le rivelazioni date da Dio sin dai tempi antichi parlano di amare il prossimo, qualcuno che predica l’odio viene preso sul serio!

Altro che paradiso!

Perché i seguaci e le masse che seguono certi principi religiosi non aprono gli occhi? Come si può credere che siano dei martiri coloro che compiono delle stragi “in nome di Dio”?! Ma di quale “dio”parlano?

Dio, il vero Dio, educa l’uomo alla giustizia; mentre costoro (i seguaci delle false religioni) predicano l’odio e la guerra (“santa”) contro altri uomini!

Altro che paradiso!

Costoro sconoscono persino i più elementari principi delle rivelazioni divine e pretendono di aprire luoghi di culto ed insegnare alle genti quale sia la volontà di “Dio”! Infatti ignorano (volutamente(?) e quindi da empi?) il comandamento dato da Dio a Mosè di “Non uccidere”. Infatti i leaders di questi “fedeli” insegnano a fare stragi tra la gente!

Altro che paradiso!

Da quale fonte e dottrina è ispirato un tale sistema (ideologico)? La Bibbia ci da una semplice e chiara risposta: “Il diavolo non viene se non per ammazzare, rubare e distruggere”. E non è esattamente quello che fanno gli adepti di certi sistemi “religiosi”?

Che giova professarsi religiosi quando si compiono gesti (attentati) degni dei peggiori criminali?

Quale stupida dottrina può pretendere di far credere che uccidere delle persone sia un servizio reso a Dio? Eppure non è questo quello che vediamo dalle cronache che stanno accompagnando i nostri giorni? Cosa c’entra il terrorismo con Dio?

Altro che paradiso!

L’appello che vorrei rivolgere a coloro che sono stati indottrinati a credere che un sistema fatto di violenze e gesti tremendi possa provenire da “Dio” è quello di aprire gli occhi. Vorrei invitare questi adepti religiosi a meditare sulle Sacre Scritture (non so a quale si rifacciano costoro – ma di certo “sacre” non sono se incitano a fare quello che essi fanno), ovvero sulla Bibbia, la quale non invita certo a credere che Dio appoggi i gesti dei violenti e dei criminali.

Non è possibile che la santità possa essere intesa in modi diversi a seconda delle diverse culture. Se c’è fraintendimento in cosa debba intendersi col concetto di santità è per via del fatto che gli uomini hanno falsificato e stravolto il senso di questa realtà. Non ci sono più modi per essere santi, per essere come Dio vuole che siamo. La santità è il riflesso del vero carattere di Dio, del Dio di giustizia. Chi non  manifesta la santità e la giustizia non è un vero seguace di Dio. Il suo “dio” piuttosto è un fantoccio che si lascia manipolare dalle dottrine di qualche squinternato che riesce a sedurre le menti dei suoi adepti.

Altro che paradiso!

La religione di costoro non li porterà in cielo, ma lì dove gli assassini meritano di andare: all’infer-no.

Altro che paradiso!

Aprite gli occhi voi seguaci di una religione che si compiace di fare stragi e attentati. Quale “Dio” state servendo? Aprite gli occhi.

Seguite il consiglio del profeta Geremia, che – quando volle indicare alla gente dove guardare per individuare la vera via di Dio (tra le tante false vie che gli uomini e i popoli seguono per conto loro) – disse: “Investigate quale sia la via antica; e incamminatevi per quella” (Geremia 6: 16).

Quindi Geremia consiglia di rivolgerci alla via antica, quella già indicata da Dio tramite i profeti. E non alle tante novità che nel corso della storia hanno introdotto sedicenti profeti, paventando profezie nuove che essi dicono di avere ricevute, ma che contraddicono tutte le profezie antiche già date e indicate da Dio nel passato.

In effetti la Bibbia contiene la rivelazione di Dio, dall’inizio alla fine. Ecco perché nelle sue ultime righe essa avverte di non aggiungere e di non togliere nulla di ciò che in essa è già scritto. Grazie a Dio nella Bibbia troviamo tutto quanto ci occorre per conoscere e discernere la volontà di Dio. Ed anche ciò che ci occorre per mettere alla prova i falsi profeti e le loro presunte nuove “rivelazioni”.

Quando la Bibbia dice che l’essenza di Dio è amore, ogni altra dottrina che provi a dire che cose come la guerra “santa” vengono “da Dio” è in contrasto con la Rivelazione di Dio.

Insomma, così come suggerisce la Bibbia, bisogna provare gli spiriti, ovvero le fonti da cui provengono le ‘voci’ e le ‘rivelazioni’; poiché molti spiriti seduttori sono usciti e sono presenti nel mondo.

E chi seguirà la menzogna non vedrà il paradiso, quello vero: il Regno di Cristo e di Dio.

Attenzione ai finti paradisi (dove il male viene chiamato bene, dove le lascivie vengono promesse quali “ricompense di Dio” (quando, invece, Egli le condanna già qui sulla terra)!

Altro che paradiso!

Questi pensieri vogliono essere un monito per indurre molti religiosi a riflettere, per comprendere che la religione in cui si trovano a militare  può essere nient’altro che un inganno, escogitato da una mente perversa, che ha usato il nome di Dio invano, per tentare di farsi una scia di seguaci (che purtroppo non conoscono la verità).

Molte religioni portano all’inferno. Non è vero che Dio accetta ogni via dell’uomo, ogni suo tentativo di “avvicinarsi a Dio”, immaginandosi nuove vie e nuovi percorsi religiosi.

Spero che le cose dette in questo articolo aiutino alcuni a comprendere che probabilmente il sistema religioso in cui sono nati e cresciuti (soltanto perché si sono ritrovati a nascere e a vivere in un certo paese e in un certo contesto) non è altro che un inganno.

Immagino che si sia capito il sistema religioso al quale vorrei riferirmi in questo articolo. Del resto tale sistema si presenta da sé: con morti, stragi e “guerre sante” spacciate come “rivelazioni volute da Dio”.

Altro che paradiso!

Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com

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