Da sempre la religione cerca di rispondere al bisogno che c’è nel cuore dell’essere umano, ma difatti chiunque diventa schiavo di una religione, peggiora la propria condizione e non trova soluzione. La soluzione non può venire dalla religione, ma da una relazione intima con Dio, che proviene direttamente dalla rivelazione di Dio sull’uomo.
L’apostolo Paolo dice di “allontanarci da credenti che hanno solo l’apparenza, ma non hanno la sostanza!”. Quando tu ti trovi con persone che hanno solo l’apparenza, ma non la sostanza, è l’evidenza che sono schiavi di una religione, e se tu non ti allontani da queste persone, rischi di diventare come loro. In altri termini, c’è apparenza, ma non c’è potenza, non c’è manifestazione della potenza di Dio. Quindi, c’è la forma, sembra tutto uguale a quando c’è potenza, tutto buono, ma in realtà non c’è la potenza. E quando non c’è potenza, le persone non ricevono risposte, e se non ricevono le risposte, sono ingannate, perché seguono qualcosa che in realtà non dà loro risposte nella vita.
Questo è quello che ha fatto la religione nei secoli, persone che non vogliono saperne niente di “religione”, o meglio, di Dio, per gli scandali che hanno vissuto di persone che hanno dato solo apparenza e non hanno dato sostanza. E, purtroppo, statistiche dicono che in America, il 50% dei figli di credenti non frequenta la Chiesa. Figli di pastori non frequentano la Chiesa. Questo perché, in chiesa li vedono in un modo e in casa li vedono in un altro modo. E siccome le nuove generazioni vogliono sostanza e non apparenza, quando vedono che le persone che dovrebbero essere loro i primi esempi, mostrano invece ipocrisia e incoerenza, allora, rifiutano di avvicinarsi alla Chiesa, perché vogliono qualcosa di vero, di sostanziale, di potente e di genuino.
Quando io mi sono convertito, venivo dall’ambiente religioso; ero confratello del Carmine, facevo lunghissime processioni, a piedi scalzi. Cercavo Dio in questo modo, ma non ricevevo risposte, perché il modo di cercare Dio che mi avevano inculcato già da piccolo al catechismo era sbagliato; anzi, vedevo come alcuni uomini di chiesa si comportavano, e dicevo in me stesso: “Questo non c’entra niente con Dio, non può esserci Dio in queste cose!”. E cercavo Dio, cercavo la verità, quella verità che rende liberi. E quando un giorno ho sentito qualcuno predicarmi il vero il Vangelo, ovvero, persone che avevano “incontrato” Dio, che avevano fatto un’esperienza con Dio, allora in quel momento ho trovato una risposta al mio bisogno di Dio. Venivo da una grande delusione della religione, un desiderio insoddisfatto di trovare Dio, ma ringrazio Dio che ha dovuto muovere persone da altre parti d’Italia, che mi hanno predicato un Vangelo semplice ma efficace, che ha cambiato completamente la mia vita. La religione non era riuscita a migliorarmi per tutte le cose che i religiosi mi dicevano che io dovevo fare, la mia vita non era cambiata. Ma quando Dio mandò queste persone a parlarmi di Gesù, loro mi predicarono un messaggio così potente che ha trasformato la mia vita completamente, così io ho capito subito cos’è la religione e cos’è la rivelazione, il regno di Dio e la fede.
Alessio Sibilla
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