(Dio dice) “Il mio popolo… ha abbandonato Me, la sorgente d’acqua viva, e si è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l’acqua.”“Facci tornare a Te, o Eterno!” (Geremia 2:13 – Lamentazioni 5:12)
Nel corso della vita cristiana, talvolta la relazione con Dio può deteriorarsi nella pratica. Se ci allontaniamo da Lui a poco a poco, trascuriamo le sue risorse; si può persino arrivare ad abbandonarLo. Ma siccome i bisogni di pace, d’amore e di felicità persistono, allora si comincia a cercare al di fuori di Dio il mezzo per ottenerli: negli agi della vita quotidiana, nei divertimenti, nel denaro… spendendo anche, qualche volta, molte energie.
Le nostre aspirazioni ne vengono soddisfatte? Certamente no… e la delusione è grande. Allora moltiplichiamo gli sforzi per raggiungere i nostri scopi; poiché abbiamo “sete”, cioè dei bisogni, ci scaviamo delle cisterne che in realtà sono screpolate, non tengono l’acqua; quando veniamo a cercarne per essere dissetati, non ne troviamo. Abbiamo abbandonato Dio, la sorgente dell’acqua vita, e per questo la nostra sete non è soddisfatta.
Caro lettore, questa non è una figura senza significato. Qual è allora la soluzione? Dio dice: “Tornate a me… e io tornerò a voi” (Zaccaria 1:3). Chiediamogli dunque con tutto il nostro cuore: “Aiutami a ritornare a te, o Eterno!”
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di Francesco La Manna | notiziecristiane.com
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