Lo provocarono presso le acque di Meriba, e ne venne del male a Mosè per causa loro, perché inasprirono il suo spirito ed egli parlò senza riflettere. Salmo 106:32
Conosciamo molto bene quello che successe a Mosè ed Aaronne nel deserto di Sin, come al solito il popolo si lamentava perché aveva sete… così Mosè alzò la mano, percosse la roccia con il bastone per ben due volte e ne uscì acqua in abbondanza. Dio aveva chiesto di parlare alla roccia e non di percuoterla, perché Mosè fece di testa sua?
Il più umile ed il più mansueto degli uomini a quei tempi si era fatto prendere dall’ira. Notiamo anche la sua affermazione in Numeri 20:10 Ora ascoltate, o Ribelli, faremo uscire per voi acqua da questa roccia?Era stanco delle continue lamentele del popolo, era sempre la stessa storia ad ogni problema gli Israeliti erano sempre pronti a mettere in dubbio il compito di Mosè e la guida di Dio.
Nel salmo sopra citato vediamo che il salmista evidenzia lo stato d’animo di Mosè. L’espressione usata in ebraico è IVATE‘ che tradotta significa parlò avventatamente.
Applichiamo questo alla nostra vita, non ci succede spesso di essere spazientiti per le circostanze che si presentano. Esse sono difficili, ci mettono in confusione, non ci permettono di ascoltare con attenzione la voce di Dio.
Rivestiamoci di autocontrollo, è molto facile distrarsi quando il nostro spirito è inasprito. La condizione buia di Mosè, la sua amarezza lo portò a disubbidire ed a non mettere in evidenza la santità di Dio.
Cari nella grazia non lasciamo che i nostri pensieri e le preoccupazioni degli altri possano farvi perdere di vista la santità Dio e la Sua misericordia.
Dio vuole dei servi saggi, che possano combattere il nemico con la Sua potenza. Rendiamogli il giusto onore, Egli onora quelli che l’onorano.
Dio vi benedica!
Alaia Emanuela | Notiziecristiane.com
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