Ormai si assiste ad un’invasione di corsi gender oriented in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Il Comitato del Family Day presenta un epsosto al ministro Giannini per chiedere di intervenire nei confronti di tre progetti discutibili su sessualità e gender mentre a Milano l’Associazione l’Ombelico dà persino i compiti a casa ai bambini della primaria per studiare l’eccitazione sessuale. L’allarme di Gandolfini: «Il ministero preda una posizione chiara di condanna rispetto a derive ideologiche di questo genere».
IL GRAN BUSINESS DEI CORSI GENDER di Andrea Zambrano
Il Comitato del Family Day ha scritto al ministro Giannini chiedendo spiegazioni sui progetti W l’amore, In Vitro e Fa’ Afafine. «Il più delle volte senza adeguata informazione da parte dei genitori». Ma è solo la punta dell’iceberg: un recente rapporto di Pro Vita mappa in tutt’Italia centinaia di progetti su gender e educazione alla cultura Lgbt. Che spesso nascondono anche un grande business economico.
IL SESSO COME COMPITO A CASA di Benedetta Frigerio
La disinvolta attività dell’Associaizone l’Ombelico, che sta entrando in molte classi grazie alla “Buona scuola”. Ai bambini di una primaria di Milano vengono dati i compiti a casa: lezioni di sesso per introdurre i bambini ai rapporti sessuali fin dalla tenera età. Ma l’attività è a insaputa dei genitori, alcuni dei quali si sono rifiutati di svolgerli. La scuola, pilatescamente dice di non essere al corrente dell’attività e di non aver dato l’autorizzazione. Ma l’associazione è radicata da tempo nel mondo della scuola.
di Zambrano e Frigerio | Lanuovabq.it
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