Vorremmo aprire questo articolo con un verso di Colossesi 2:16, “Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare, o al bere, o rispetto a feste, noviluni, a sabati, che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo“!
San Paolo ammoniva la sua chiesa affinché non si dividesse polemizzando e discutendo su queste cose. Ora, sappiamo già che in questi giorni vedremo scorrere sul web e dovunque aspre critiche e divisioni dei cristiani riguardo a questo giorno dell’anno: notoriamente… oggi, 25 dicembre.
Sapete cosa mi ricorda questa situazione? Mi ricordano le riviste quando, in prossimità dell’inizio dell’estate, sfoderano ogni anni i consigli sui cosmetici ed i solari per la giusta protezione della pelle. Cioè: SEMPRE GLI STESSI ARTICOLI, SEMPRE LE STESSE COSE, riesumate dalla naftalina anno dopo anno! Ora dunque, se è vero che:
- Gesù non è nato il 25 dicembre bensì probabilmente tra settembre ed ottobre (secondo calcoli che si possono dedurre dal libro di Zaccaria risalendo dal periodo del turno sacerdotale di Abdìa nel tempio, e sapendo che tra la gravidanza di Maria e quella di Elisabetta intercorrevano 6 mesi di differenza…)
- Il “natale” è troppo spesso la festa della ghiottoneria e della gozzoviglia.
- Questo giorno è pieno di simboli pagani come l’albero pieno di luccicanti decorazioni, il presepe pieno di statuine idolatriche che puzzano di muffa, e sopra tutti l’odioso pupazzetto irriverente che si chiama Babbo Natale, inventato da satana e le sue streghe.
- Qualcuno ha fatto arbitrariamente di questo giorno (ripeto …convenzionalmente deliberato) la festa della famiglia: con grande agio degli atei (e dei cristiani carnali) che possono anch’essi festeggiare qualcosa, pur non avendo capito niente dell’amore di Cristo, che è spirituale!
SE è vero tutto questo …è anche vero che esiste un versetto, Isaia 7:14, che dice “Perciò il Signore stesso vi darà un segno; Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele (= Dio con noi)” …e Isaia 9;5. “Poiché’ un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre Eterno, Principe della pace…”
Mi viene in mente 2 Timoteo 4;2: “Predica la Parola, insisti in ogni occasione, favorevole o SFAVOREVOLE, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza”.
Allora, come cristiani ci lasceremo SFUGGIRE l’opportunità di predicare ANCHE a Natale? Magari facendo finta di nulla? TACEREMO su questo evento, con grande gioia delle dottrine contrarie al Cristianesimo e che vorrebbero cancellarne ogni traccia sulla faccia della terra? NO DI CERTO.
Dunque perché passare il tempo a criticare altri cristiani che festeggiano il Natale? Se gozzovigliano, raccoglieranno la propria ricompensa …che è glicemia alta, magari diabete, e soprattutto la perdita del rapimento se GESÙ torna e li trova in un tale stato di ebbrezza e ghiottoneria!
Ma PERCHÉ il solo RICORDARE che Gesù è nato dovrebbe essere un peccato, additandolo soprattutto negli altri cristiani? Non lo è, un peccato, se ANCHE in quel giorno, che è ormai impossibile ignorare, predicheremo Cristo, anche ai bambini (perché ormai nessuno lo fa più per loro): se predicheremo Cristo, pur comportandoci in modo assolutamente diverso rispetto al mondo. Shalom!
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