Khartoum (Agenzia Fides) – Oltre 6 milioni di sudanesi hanno urgente bisogno di aiuti umanitari. Rispetto allo scorso anno è stato registrato un aumento di 1 milione e 700 mila persone in difficoltà. Questo è quanto ha dichiarao il Coordinatore degli Aiuti Umanitari delle Nazioni Unite in Sudan. Nonostante l’aggravarsi della situazione, i contributi umanitari del Fondo Comune delle Nazioni Unite è diminuito del 25%. Nel 2013 circa 950 mila persone sono state sfollate a causa dei conflitti e degli scontri in Darfur, South Kordofan, e Blue Nile e altre 430 mila persone sono state colpite dalle alluvioni. Sempre nel corso di quest’anno, rispetto al 2012, è diminuita anche la distribuzione di aiuti economici. In Darfur, insicurezza e ostacoli burocratici per l’accesso della popolazione continuano ad aumentare, come pure banditismo e illegalità. I limiti all’accesso contribuiscono ad ostacolare la valutazione, l’attuazione e il monitoraggio degli aiuti. Gli staff internazionali sono costretti a non andare oltre le capitali dello Stato e di conseguenza le consegne vengono effettuate da gruppi e partner nazionali, o in coordinamento con le ong nazionali. Alcuni fondi delle Nazioni Unite sono andati a istituzioni governative, come ad esempio ad una stazione radio a Kadugli, nota per la sua propaganda di guerra contro i ribelli nelle Nuba Mountains. Altri fondi sono stati utilizzati per i sud sudanesi che hanno vissuto per oltre 2 anni nella stazione ferroviaria di Kosti prima di poter essere riammessi in patria. (AP) (13/12/2013 Agenzia Fides)
Fonte: http://www.fides.org/
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