Kinshasa (Agenzia Fides) – “Gruppi armati denominati gumino, twirwaneho, android guidati da colonnelli disertori delle FARDC (forze armate congolesi), Makanika, Sematama, Mitabu e dei loro alleati hanno perpetrato l’ennesimo massacro contro la popolazione civile e i minatori artigianali nella miniera d’oro di Bigaragara, località nel settore di Mutambala, (territorio dei Fizi, nella provincia del Sud Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo)” afferma una nota inviata all’Agenzia Fides da parte della Societé Civile Hauts Plateaux de Milimba.
Il bilancio dell’assalto è di 21 persone uccise tra cui: 7 ritrovati lo stesso giorno dell’assalto (17 agosto), 6 ritrovati nei giorni successivi tra la boscaglia e 8 carbonizzati nelle loro case. Dei 21 morti vi sono 9 donne, 6 bambini e 6 uomini. Le case date alle fiamme sono 414.
Gli sfollati interni hanno preso direzioni diverse per sfuggire alle violenze
“Ricordiamo che la località di Bigaragara era sotto la protezione delle FARDC, l’esercito regolare congolese ma quest’ultimo ha lasciato l’area” afferma la nota giunta a Fides.
Sempre il 17 agosto la località Bijombo è stata attaccata dagli stessi ribelli tutsi, con un bilancio di 6 morti, di 142 case bruciate, 2 scuole primarie e secondarie distrutte.
“Gli sfollati di Fizi, Uvira e Itombwe/mwenga non sono assistiti né dal governo congolese né dalle organizzazioni umanitarie” afferma la rappresentanza della società civile locale. “Esortiamo il governo congolese a proteggere e assistere le popolazioni in pericolo. Invitiamo le organizzazioni umanitarie e le persone di buona fede di soccorrere queste popolazioni che si trovano in pericolo imminente” conclude la nota.
Negli altopiani del territorio dei Fizi al confine con il Burundi, gli scontri tra milizie tribali da gennaio hanno provocato decine di morti e causato lo sfollamento di diverse migliaia di civili.
Almeno 6 operatori umanitari sono stati rapiti da uomini armati nella regione di Fizi, secondo l’ONU.
Il 15 agosto un contingente dell’esercito burundese è stato schierato nell’area di Ruzizi come preludio alle operazioni della forza multinazionale dei paesi dell’Africa orientale, a guida keniana, con il compito di combattere le centinaia di gruppi armati attivi nelle provincie orientali della RDC. (L.M.) (Agenzia Fides 20/8/2022)
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