Che idea assurda, addormentarsi nella chiesa!
Ma, come(?) se la chiesa è il luogo dove le coscienze dovrebbero essere risvegliate!
Come’ è possibile, quindi, che le persone possano rischiare di addormentarsi proprio mentre frequenterebbero una chiesa?
Sicuri che una cosa del genere sarebbe impossibile?
Quando Gesù cominciò a predicare, egli risvegliò le coscienze (religiose) sia del popolo che dei capi religiosi, che a furia di dare precetti dopo precetti stavano facendo assopire il popolo, al punto che questo non distingueva più il fatto che le loro dottrine erano ormai diventate soltanto dei precetti d’uomini (ossia insegnati dagli uomini, ma non volute da Dio, poiché con tutta una mole di precetti i capi religiosi si erano sviati dallo Spirito di Dio ed avevano fatto sviare il popolo che li seguiva).
E siamo certi che, oggi, il Maestro non avrebbe ancora da ridire sui ‘capi religiosi’ del nostro tempo (di tutti i tipi – anche di certi cosiddetti evangelici -)? Sui conduttori di certe comunità cristiane i cui membri, dormendo, delegano tutto ai propri pastori, mentre questi da anni e anni predicano le solite cose, senza che vi sia ombra (nelle loro comunità) di alcun cenno di risveglio, tant’è vero che ormai le solite prediche e i soliti concetti fanno addormentare coloro che (poveretti) sono costretti a sentirseli ripetere da chissà quanto tempo, senza che vi sia alcun effetto (di cambiamenti e di conversioni)?
Concetti triti e ritriti, come si suol dire, ormai ripetuti tante di quelle volte che praticamente chi frequenta certe comunità (semplicemente da un paio d’anni) sarebbe in grado di continuare le frasi e i discorsi del pastore a memoria, poiché a brevi intervalli di tempo questi non fa altro che ripetere le solite cose, come se fossero delle novità!
Non critico la parola di Dio (vivente ed efficace), ma la monotonia di certi pastori e conduttori e, dunque, la moria del clima spirituale che ivi si respira e che non ispira nessuno.
Una volta un pastore di un certo gruppo religioso mi disse che nella loro organizzazione o “confessione” si era soliti spostare un pastore dopo che questi aveva svolto il suo ministero in una certa comunità per un periodo di cinque anni.
Allora non fui d’accordo con lui, dicendogli di credere che lo Spirito Santo può rinnovare “anche” un pastore, per potergli fargli predicare sempre “acqua viva” anche ben oltre un periodo di cinque anni.
Ma onestamente devo ammettere che, stando a vedere la stagnazione spirituale di certe (molte) comunità cristiane dei nostri giorni, molti pastori addormentati e che fanno addormentare farebbero bene a trasferirsi altrove, non già dopo cinque anni (tempo in cui i membri delle loro comunità potrebbero non più riprendersi), ma già dopo un anno appena.
Credetemi è un tormento e un supplizio stare ad ascoltare dei pastori che settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, decennio dopo decennio dicono e ridicono sempre le medesime cose (che ben esaminate sanno molto dei loro concetti umani, piuttosto che della genuina, profonda e vivificante parola di Dio), mostrando il loro ‘esaurimento’ (di idee, di visione e…di nervi). Tant’è vero che se li ascoltate vedrete che gridano e si sgolano per cercare di fare passare (per nuove) sempre le medesime cose!
Dico questo non per andare contro le cose di Dio (che amo), ma per svegliare certi sedicenti predicatori, chè tanto parlano di sveglio quando sono i primi a far addormentare le chiese.
Questo è un segno del fatto che molte chiese sono nelle mani degli uomini, i quali indottrinano le masse con i propri discorsi sempre uguali ed inefficaci.
Ahi voglia a gridare sermoni fatti e rifatti; la gente resta così come entra, sapendo quello che quel giorno il pastore dirà, a cominciare dalle prime battute (e a volte, purtroppo, è il caso di usare questa volgare espressione (battute) dato che per arricchire i loro discorsi sonnolenti questi pastori coloriscono la loro “teologia” con battute, che secondo loro avrebbero il potere di ridestare lo spirito (assopito – o meglio assuefatto -) degli ascoltanti. Secondo loro la colpa del risveglio che manca nella chiesa sarebbe da attribuire ai membri delle loro comunità, chè non si consacrano e non si entusiasmano.
Ma come ci si può entusiasmare dinanzi all’ascolto continuo e ripetuto (per anni ed anni) delle solite cose?!
Una volta ascoltai un’interessante definizione del termine ‘entusiasmo’. Tale parola deriverebbe e sarebbe composta dalle seguenti parole: ‘En Teos’ (vale a dire, ‘In Dio’). Dunque il vero Entusiasmo deriva dall’essere e dallo stare ‘in Dio’.
Ma quando si sta sempre in compagnia dell’uomo e solo dell’uomo (con le sue idee fatte e rifatte, attraverso le quali traspira mancanza di rivelazione e di unzione ) come si può pretendere di ricevere e di realizzare l’entusiasmo?!
Al posto dell’entusiasmo i soliti discorsi umani (travestiti di spiritualità) di certi pastori trasmettono mortificazione. Già, lo spirito degli ascoltanti non ricevendo l’acqua viva dello Spirito, ma quella stagnante delle solite idee del bagaglio (scarso) umano del pastore, viene mortificato e non vivificato.
Ecco come ci si può addormentare nelle chiese.
Spero che questa riflessione, scaturente dall’aver assistito troppe volte alla mortificante predicazione di diversi predicatori e pastori, possa spingere al Risveglio (davvero) non solo i membri delle comunità, dove tale sistema vige ormai da chissà quanto tempo, ma soprattutto i pastori di queste, che sono responsabili del loro addormentamento. E a loro che credo il Signore si rivolga quando dice di stare vigilanti senza dormire; sono loro in primis le cosiddette ‘vergini senza olio’, che, copiando e scopiazzando i sermoni scritti da altri, chiedono loro in prestito dell’olio, visto che il loro si è (da tempo) esaurito.
Dico questo per spronare le coscienze “anche” (e soprattutto) di coloro che dicono di essere guide, poiché loro è (per la maggiore) la responsabilità dell’attuale condizione di addormentamento di molte chiese.
Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com
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