L’Aquila – (Adnkronos) – Anche l’Abruzzo si allinea a quanto hanno già fatto altre regioni per favorire il turismo naturista, ”un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell’ambiente”. L’assemblea regionale abruzzese ha infatti approvato in questi giorni la nuova legge regionale denominata ‘Valorizzazione del turismo naturista’. Un provvedimento che è arrivato all’esame dell’Aula dopo non poche polemiche e qualche ironia che, nei mesi scorsi, hanno accompagnato il suo iter legislativo. Secondo la Regione, un naturista ha una vita sana, si alimenta con prodotti naturali, pratica attività sportiva all’aria aperta e il suo stare nudo ha una componente sociale che si realizza, quando possibile in spazi privati e pubblici. Perciò l’amministrazione, entro i limiti posti dallo Statuto e nel rispetto dei principi generali della Costituzione, ”riconosce e promuove nel proprio territorio le condizioni necessarie per garantire la possibilità di praticare il naturismo, riconoscendolo come stile di vita sano, naturale ed educativo, nonchè avente grandi potenzialità di sviluppo economico”.
In particolare, la Regione, per perseguire queste finalità, promuove l’individuazione di aree libere da destinare alla pratica del naturismo e promuove altresì la realizzazione d’infrastrutture pubbliche, destinate al medesimo scopo, prevedendo anche la concessione di contributi attraverso le vigenti e future leggi d’incentivazione del settore turistico.
I Comuni, o comunque gli enti competenti in materia, anche in accordo tra loro, individuano e destinano spiagge marine, lacustri o fluviali, boschi ed altri ambienti naturali di proprietà del demanio o di enti pubblici alla libera pratica del naturismo, a cominciare da quelli in cui tale pratica è già consuetudine. Tale adempimento deve avvenire entro 180 giorni dalla promulgazione della legge. Ogni Comune ha la facoltà di ampliare nel tempo le zone già indicate e di trovare nuovi siti da destinare alla pratica naturista. Nelle aree pubbliche destinate al naturismo continuano ad essere valide le stesse norme in vigore precedentemente. Pertanto, ove la legge lo consente, possono essere costruite semplici infrastrutture o servizi che siano scarsamente visibili, non inquinanti, senza impatto ambientale, rispettose dell’ambiente e degli eventuali vincoli urbanistici ed ambientali esistenti. Tali aree, oltre che essere lasciate alla libera e gratuita fruizione, possono essere, nella misura non superiore al 50% delle stesse, concesse a privati, associazioni ed organizzazioni che ne garantiscano il buon funzionamento e la fruizione, eventualmente applicando le tariffe previste dalle rispettive normative. nel caso di concessioni ad associazioni di settore il canone dovrà essere adeguato allo scopo sociale e all’eventuale assenza di attività commerciale; nel caso di concessione ad organizzazioni commerciali, la concessione individua il canone dovuto dai soggetti gestori. In ogni caso si garantisce la possibilità di attrezzare l’area in modo da garantirne il miglior funzionamento e la fruizione. Il Comune controlla l’attività svolta, il regolare allestimento delle infrastrutture e, in caso di riscontro negativo, revoca la concessione o la licenza.
COSA INSEGNA LA SACRA BIBBIA SUL NUDISMO? La Sacra Bibbia ci parla all’inizio di Adamo ed Eva nudi, un realtà che ormai non è più possibile. Nella Sacra Bibbia, vediamo che anche prima delle leggi di Mosè il nudo è considerato molto peccaminoso. (GENESI: 9,20) ” Ora Noè cominciò come agricoltore e piantava una vigna. Egli beveva del vino e s’inebriò, e quindi si scopri nel mezzo della sua tenda. Più tardi Cam, vide la nudità di suo padre e andò a riferirlo fuori ai suoi fratelli. Allora Sem e Iafet presero un mantello e se lo misero su entrambe le spalle camminando all’indietro. Così coprirono la nudità del loro padre, mentre le loro facce erano volte, e non videro la nudità del loro padre. Vediamo che quando Noè si sveglio e venne a sapere cosa era successo, e che Cam suo figlio minore lo aveva guardato mentre era nudo, lo maledì a divenire schiavo dei fratelli Sem e Iafet che non vollero vedere il padre nudo, ma umanamente lo coprirono “. Venne Mosè, ricevette le leggi dal Signore, e in queste leggi il nudo viene punito con la morte. (LEVITICO: 18,6) “Non vi dovete avvicinare, nessun di voi, ad alcun suo stretto parente carnale per scoprirne la nudità. IO SONO IL SIGNORE DIO TUO. Non devi scoprire la nudità di tuo padre, tua madre, della moglie di tuo padre, di tua sorella, di tua nipote, di tua zia, di tuo zio, della tua nuora, di tua cognata”.
IL NUOVO TESTAMENTO. Vediamo che Gesù è venuto non a distruggere i comandamenti di Mosè ma a completarli: (MATTEO : 5,17) Gesù, disse riguardo alle opere di carità; (MATTEO: 25,36) “Ero nudo e mi copriste, non tanto per il freddo quanto per l’indecenza”. Infatti, Gesù ci ordina di stare sempre vestiti: (LUCA: 12,35) ″Siate sempre pronti, con i fianchi cinti e le lucerne accese….” Vediamo che grande pudore regnava fra gli Apostoli, un giorno l’Apostolo Pietro era in barca a pescare nel lago, era seminudo, ma prima di andare da Gesù, si vestì! (GIOVANNI: 21,7).
Gesù condanna il nudismo; (RIVELAZIONE: 3,18) “Ti consiglio di comprare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, vesti bianche per coprire e nascondere la vergognosa tua nudità. (RIVELAZIONE: 16,15) “Ecco, io vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e conserva le sue vesti per non andar nudo e lasciar vedere le sue vergogne”.
Gli Ebrei al tempo di Gesù erano molto pudici, odiavano il nudismo, tanto che accadde che un soldato romano presso il Tempio si denudò mostrando un po’ di sedere, il popolo nel vederlo si infuriò tanto che ci fu un tumulto; storia riportata da Giuseppe Flavio. Quindi come possiamo tollerare che la gente stia nuda e si vedano nudi anche tra famigliari. Non dobbiamo seguire gli insegnamenti umani e le mode diaboliche, ma la Parola del Signore, la sola che ci porta la verità, la luce e la salvezza!
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