Aborto. Lo studio sulla pillola venduta senza prescrizione. E la salute delle donne? Facciamo chiarezza

Chi produce gli anticoncezionali ha tutto l’interesse a venderli. E tutti i venditori trovano mille modi per presentare il loro prodotto nel modo più accattivante possibile.

Questo è vero anche per le case farmaceutiche, a proposito delle quali innumerevoli questioni possono venire alla mente dei Lettori. Qui ci interessa chiedere delucidazioni alla HRA Pharma che ha finanziato (in modo non condizionante, dice) uno studio – se studio si può definire – che immagina come il numero di gravidanze non pianificate diminuirebbe del 30% se la pillola progestinica fosse venduta senza prescrizione medica (la cosa è segnalata da un comunicato stampa della McCann Health del 10 gennaio 2023). È proprio il caso che si voglia così “indorare la pillola”. Ci sembra giusto quindi sollevare alcuni rilievi.

La pillola non fa diminuire sostanzialmente gli aborti (e quindi le gravidanze indesiderate)

La prima è che questo scritto (che pone un’ipotesi di pura fantasia) non tiene conto dei dati che mostrano come la contraccezione non faccia diminuire il  numero degli aborti (e quindi, evidentemente, delle gravidanze indesiderate). Per esempio, i dati pubblicati dal Ministero della salute francese nel 2012, segnalano una crescita delle interruzioni di gravidanza del 4,5 per cento, nonostante una grande campagna mediatica per l’utilizzo della contraccezione di terza e quarta generazione e l’aumento dell’uso già massiccio della contraccezione in Francia.

Per esempio, i dati forniti dal più grande fornitore di aborti del Regno Unito, Bpas (British Pregnancy Advisory Service): nel 2016 il 51,2 per cento delle donne che ha abortito nel Regno Unito utilizzava una o più forme di contraccezione.

Anche negli Stati Uniti, la diminuzione del numero di aborti in alcune conteee del Colorado a seguito della promozione di un programma anticoncezionale ormonale, nel 2018, corrispondeva alla diminuzione degli stessi nelle conteee dove tale programma non era stato implementato.

E infine l’articolo non tiene conto dei principi basilari della scienza del calcolo delle probabilità: il senso di sicurezza moltiplica i comportamenti a rischio e quindi alla fine si genera quell’“effetto compensazione” che rende inutile il sistema profilattico (anche la pillola può fallire, le donne possono dimenticare di prenderla ecc.).

Nonostante tutto questo, potremmo anche far finta che sì, la contraccezione fa diminuire il numero di gravidanze indesiderate: ci sono altre cose da sottolineare.

La pillola anticoncezionale può avere effetto abortivo

Veniamo quindi al secondo rilievo. Come è stato dimostrato scientificamente (chi volesse approfondire può visitare il sito www.lafeconditaumana.it del ginecologo Angelo Francesco Filardo, uno dei massimi esperti in materia) le pillole progestiniche non sempre riescono ad inibire l’ovulazione e qualche volta hanno effetto antinidatorio (come le pillole post-coitali), il che vuol dire che provocano un aborto. Facendo una stima (al ribasso) del tasso di concepimento, e in base al numero di confezioni vendute di pillole, nel 2020 possiamo calcolare 61.537 criptoaborti dovuti alla contraccezione progestinica.

La pillola anticoncezionale è molto pericolosa per la salute delle donne

Capiamo bene che questi rilievi poco contano per chi discrimina il bambino concepito negandogli la dignità umana perché è solo “un grumo di cellule”. Ma c’è la terza obiezione che dovrebbe premere a tutte le persone di buona fede, abortiste o pro vita che siano:

  • la pillola anticoncezionale è pericolosa per la salute delle donne.  

Su internet si moltiplicano le testimonianze, i video e i blog delle ragazze ingannate e danneggiate dalla pillola. Una delle prime è stata Holly Grigg-Spall, una femminista (non credente), che ha scritto un libro il cui titolo in italiano suona così “Addolcire la pillola: ovvero, come ci hanno imbrogliato sulle pillole anticoncezionali ormonali” (immediatamente è entrata nella lista di proscrizione del mainstream politically correct). Qui da noi anche Concita De Gregorio, sul suo blog, tempo fa ha ospitato una testimonianza di una farmacista, una testimonianza di quelle forti, che da un pulpito davvero insospettabile quanto a “progressismo” e “laicità”, racconta dell’inganno di chi celebra la pillola come uno strumento di “liberazione” delle donne stesse. E prendere la pillola senza prescrizione medica, come vorrebbe la HRA Pharma e gli autori dello scritto che essa ha commissionato, moltiplica di gran lunga i rischi.

  • per la salute fisica

Per esempio, per le donne che soffrono di emicrania (con o senza aura) con la pillola il rischio di ictus aumenta di 6-8 volte e sale ancor di più se sono anche ipertese e fumano (spiega la dottoressa Francesca Romana Pezzella, neurologa della Stroke unit dell’ospedale San Camillo Forlanini di Roma).

Il dottor Eric Berg, chiropratico e nutrizionista con oltre 8 milioni di abbonati su YouTube, ha pubblicato un video intitolato  “Il lato oscuro della pillola anticoncezionale”: essa può aumentare il rischio di infarto, ipertensione, quindi ictus, coaguli di sangue, cancro al seno, demenza, depressione, acne, sbalzi d’umore, e può anche scatenare malattie autoimmuni.  Esaurisce molti minerali necessari come zinco, selenio e magnesio e vitamine come la B12. Interrompe la produzione di estrogeni e progesterone il che influenza negativamente la menopausa, la funzione ossea e persino la longevità.

Secondo altre fonti (Karolinska Institutet di Stoccolma) la pillola avrebbe tra gli effetti collaterali più comuni anche ingrassamento, crisi di pianto e perdita di libido, perdita di capelli, maggiore probabilità di malattie, la riduzione del volume cerebrale, morbo di Crohn, l’indurimento delle arterie, maggiore possibilità di glaucoma e cancro del collo dell’utero, infertilità e diabete gestazionale in una eventuale futura gravidanza.

Nel 2014, in Francia, 4 donne sono morte a causa di trombosi: assumevano la pillola Diane 35, prodotta dalla Bayer. Questa nota casa farmaceutica ha speso 142 milioni di dollari in patteggiamenti, per le 651 cause concluse, e si prevedono oltre 2 miliardi necessari per chiudere tutte le cause sugli anticoncezionali che nell’aprile 2012 avevano raggiunto il numero di 11.900. Le cosiddette “pillole leggere” di terza e quarta generazione a basso dosaggio di estrogeni, che non fanno ingrassare né aumentano la ritenzione idrica, infatti, raddoppiano i rischi di trombosi venose ed embolie, anche mortali.

  • per la salute psichica

Persino l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), in una nota inviata ai medici nel 2019, li invita a sottolineare i gravi effetti collaterali della pillola anticoncezionale sulla psiche femminile, ovvero la possibilità che il suo utilizzo possa portare a depressione e istinti suicidi.

Uno studio danese del 2017 aveva rilevato una maggiore frequenza dei tentativi di suicidio tra le donne che usano sia prodotti combinati orali, sia prodotti solo progestinici, per via vaginale o per via transdermica. Il picco di tentativi di suicidio si è registrato dopo due mesi di uso della pillola e soprattutto tra le adolescenti. Lo studio è stato realizzato su un campione ampio di circa mezzo milione di donne seguite in media per otto anni. Il campione di riferimento era rappresentato da donne danesi maggiori di 15 anni che facevano uso di contraccettivi, ma sane di mente (cioè non avevano mai avuto diagnosi di depressione o di altri problemi psichiatrici, e non avevano mai avuto prescrizioni di psicofarmaci). Rispetto alle donne che non avevano mai usato contraccettivi ormonali, quelle che ne facevano uso avevano il doppio della probabilità di tentare il suicidio e un rischio triplo di commettere effettivamente suicidio.

Secondo una ricerca condotta dall’università di Copenhagen e pubblicata da JAMA Psychiatry, chi usa la pillola combinata ha il  23% in più di probabilità di dover successivamente assumere antidepressivi. Le donne che assumono pillole con principio attivo solo progestinico presentano il 34% in più di probabilità di dover prendere antidepressivi. Lo studio è altamente rappresentativo in quanto ha coinvolto oltre un milione di donne. Gli autori concludono che “L’uso della contraccezione ormonale, soprattutto tra le adolescenti, è stato associato con conseguente uso di antidepressivi e con una prima diagnosi di depressione. Sembra, quindi, che la depressione sia un potenziale effetto negativo del contraccettivo ormonale“.

La pillola è lesiva della dignità delle donne

Se tutto ciò non bastasse, la pillola anticoncezionale è altamente lesiva della dignità delle donne, che possono essere “usate” dagli uomini, che fanno i propri comodi senza preoccuparsi delle conseguenze.

Donne, che – soprattutto se membri delle minoranze etniche o fragili per questioni di salute – storicamente sono state vittime dell’ideologia neo-malthusiana che vorrebbe ridurre la popolazione a pochi, ricchi, sani, bianchi.

La storia, anche in questo caso, insegna.

La sperimentazione della pillola è stata condotta in gran parte su donne portoricane, e su donne internate in un manicomio. Quando Pincus chiese l’approvazione della Fda, il farmaco era stato testato solo su 130 donne, ma Pincus calcolò il numero di cicli mestruali durante i quali non si era verificato alcun concepimento, quindi presentò il test come condotto su “più di 1200 cicli di donne fertili” – e la Fda approvò. La ragione per cui – a parte le povere e le malate di mente – poche persone avevano accettato di testare il farmaco è che la maggior parte abbandonava la sperimentazione per via degli effetti collaterali indesiderati e indesiderabili.

Insieme a Pincus, gli inventori della pillola sono la femminista Margaret Sanger,  ideologa del controllo delle nascite per garantire i diritti delle donne… bianche, ricche e sane (e che ha abbandonato i propri tre figli, per la “libertà” – Fondatrice di Planned Parenthood); la bella Katharine McCormick, che con i soldi del ricchissimo marito ha finanziato gran parte delle ricerche; e il carismatico John Rock, un medico “cattolico” di Boston, che ha combattuto la Chiesa per diventare uno strenuo difensore della “moralità” degli anticoncezionali.

Lo scienziato Gregory Pincus è stato espulso da Harvard nel 1930 per le sue sperimentazioni sulla fecondazione in vitro. I quattro, continuano ad avere seguaci tra gli uomini più ricchi del mondo, che ancora oggi predicano e finanziano contraccezione e aborto, soprattutto tra i poveri, tra le minoranze etniche, per le persone non perfettamente belle, sane ed intelligenti.

https://www.provitaefamiglia.it/blog/aborto-lo-studio-sulla-pillola-venduta-senza-prescrizione-e-la-salute-delle-donne-facciamo-chiarezza


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