È avvenuta sulla costa greca e ricorda quella di dieci anni fa a Lampedusa e quella più recente a Cutro
Centinaia di morti davanti alla costa della Grecia. E ancora una volta queste persone potevano e dovevano essere salvate. Odio, cinismo, indifferenza stanno prendendo il posto dei valori che hanno fondato l’Unione Europea. Sotto accusa sono le vittime, non i governi che li costringono a fuggire da guerre, torture, fame, disastri ambientali. A soffrire e morire sono donne, bambini, anziani, persone vulnerabili. Alcuni media invece di raccontare la realtà incitano all’odio, al razzismo, propongono muri e fili spinati. Quando si deciderà di attuare politiche serie per gestire consapevolmente e dignitosamente la questione migratoria? Ma oggi è un nuovo giorno dedicato al silenzio e al rispetto delle vittime, un giorno (quantomeno) di lutto Europeo e transnazionale.
