Con quale coraggio alcuni pastori evangelici, trasmettono un sentimento di odio e di separazione dentro le chiese, e poi utilizzano la parola di Dio come un collage di versetti biblici o formulando discorsi profetici, con solo fine di trasmettere pensieri tossici per il gregge di Dio.
Dio è amore, infatti, leggiamo in 1° Giovanni 4:16 “Noi abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui”. E’ proprio da questa base certa che si deve iniziare a costruire la fede in Lui.
Non riuscirò mai ad immaginare, il Signore seduto sul suo trono, che esulta e si rallegra nel vedere una sua creatura che si è allontanata dalla fede o dalla Sana Dottrina.
Iniziamo a prendere alcuni esempi biblici su come si sono comportati alcuni soggetti , nel constatare il distaccamento dalla fede o semplicemente dalla chiesa di qualche anima.
Nella parabola del figlio prodigo, leggiamo che uno dei figli disse al padre “ padre dammi la parte dei beni che mi spetta…” Nel racconto non si capisce bene il perché di questa sua decisione, ma una cosa è certa, il padre fu dispiaciuto di questa sua scelta ed inoltre il fratello ne ebbe un sentimento di sconcerto! Paragonando questa storia ai giorni di oggi, vediamo che molte volte accadono avvenimenti simili, quanta gente nel campo spirituale lascia il padre per rivolgersi al mondo e semplicemente quanta gente abbandona la chiesa, anche per futili motivi, questa gente, che lascia la chiesa è classificata, da chi non ha discernimento, come sviata dalla sana dottrina, e quindi non si deve più cercare, si deve allontanare e tanto meno non si deve più salutare; anche perché nella bibbia leggiamo qualcosa di simile, cioè di non avere più comunione con chi si è allontanato dalla sana dottrina.
Nella parabola del figlio prodigo il padre non fomentò sentimenti di odio in casa sua, non disse mai loro, che se lo avessero incontrato, non gli dovevano parlare, perché sviato, ma il suo atteggiamento fu di amore, di compassione, di angoscia, nel vedere il proprio figlio perduto.
I pastori debbono avere, questo determinato sentimento, perché loro sono stati chiamati solamente con il preciso scopo di pascere il gregge di Dio, pascere con il puro pane che scende dal cielo e non con cibo tossico che porta il popolo all’odio e alla separazione. Nella parabola del pastore che lasciò le novantanove pecore per andare in cerca di quella smarrita cosa si deduce? Chi è anzitutto la pecora smarrita?’
Prima di ogni cosa è una pecora quindi nel gergo biblico è una anima appartenente a Dio, secondo poi che cosa significa smarrita?
Geremia 50:17 Israele è una pecora smarrita, a cui i leoni hanno dato la caccia; per primo l’ha divorata il re di Assiria, poi quest’ultimo, Nebukadnetsar, re di Babilonia, le ha frantumato le ossa».
La pecora smarrita, forse non è quella caduta nel laccio del diavolo, sedotta ed ingannata che si è allontanata dalla luce, dalla verità, dalla sana dottrina? Nella bibbia, infatti, leggiamo: Efesini 6:12 Poiché noi non abbiamo il combattimento contro a sangue e carne; ma contro ai principati, contro alle podestà, contro ai rettori del mondo, e delle tenebre di questo secolo, contro agli spiriti maligni, nei luoghi celesti. Si può comprendere che, molto spesso, decisioni sbagliate o errori in genere che scaturiscono nel peccato sono strettamente correlate a quanto ci dice questo passo della scrittura. Ancora leggiamo nella scrittura che non sono i sani ad avere cura del medico ma i malati, quindi se qualcuno viene colpito da un dardo infuocato del maligno, cosa dobbiamo fare, dobbiamo abbandonarlo?
In molte chiese, che si vantano di avere la Sana Dottrina si sta diffondendo un sentimento di odio, di repulsione, di separazione, nei confronti di quella gente che hanno smarrito la direzione e paradossalmente, chi li dovrebbe ricondurre all’ovile, ricevono invece indifferenza, disprezzo, odio, non vengono ne salutati ne resi partecipi alla vita della chiesa ed emarginati pian piano sono costretti ad andarsene dalla chiesa. QUESTO E’ CRISTO?!
Amate il Signore con tutto il vostro cuore con tutta la vostra mente e con tutto voi stesso e il secondo comandamento è ama il tuo prossimo come te stesso.
La bibbia non dice “ama il tuo fratello come te stesso” ma bensì “ama il tuo prossimo” quindi il comandamento non è circoscritto alla sola chiesa in cui s’appartiene ma a tutti.
Ma cosa intende dire la bibbia con la parola amore?
In 1°Corinti 13:4 leggiamo: La carità è lenta all’ira, è benigna; la carità non invidia, non procede perversamente, non si gonfia. Non opera disonestamente, non cerca le cose sue proprie, non s’inasprisce, non divisa il male. Non si rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce della verità. Scusa ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
Questo è il modello di carità’, di come si deve amare il nostro prossimo, troppo facile è disprezzare il fratello perché la sua rivelazione si ferma ad uno stadio più’ basso, ed allora non essendo in linea con la sana dottrina secondo i canoni dell’uomo, viene emarginato; così s’insegna nella chiesa che questi non devono essere salutati, gli vanno tolti i servizi che prima prestavano dentro la chiesa e nei peggiori dei casi anche disprezzati e calunniati con qualsiasi forma di bugia. QUESTO E’ L’AMORE PER IL PROSSIMO?
Certi pastori si stanno comportando ne più’ ne meno come un tale che ottenebrato da pensieri malefici, riuscì a corrompere un’intera nazione con le sue orazioni da criminale per far uccidere migliaia di persone, in quanto voleva creare una razza perfetta come ad esempio la razza ariana. Ed ecco che nelle chiese alcuni pastori con il solo scopo di creare discepoli secondo le proprie ottiche predicano messaggi di odio in verso a questi fratelli che non sono conformi alla loro “sana dottrina.”
Riconosciamo una sola Sana Dottrina ed Essa è Cristo Gesù. Secondo la scrittura, chi si allontana dalla Sana Dottrina quindi da Cristo, non va nemmeno salutato perché così come nel vecchio testamento il Signore proibiva al suo popolo di entrare nelle case degli incirconcisi, dei pagani cosi anche nel nuovo testamento, chi rinnega Cristo quindi la Sana Dottrina non deve essere frequentato. Ma che cosa centra tutto ciò, con il fratello che professa e predica Cristo e che frequenta un altra chiesa?! Non credo che costoro abbiano rinnegato Cristo.
Questo è odio… si chiama odio, senza se e senza ma, e dietro alle belle parole si trasmette un efferato sentimento di odio. Come potremmo mai radunare carboni accesi nelle menti dei nostri nemici se alla base siamo stati programmati a non salutarli. Ecco cosa dice la scrittura in merito agli empi: Giacomo 5:19 Fratelli, se alcuni di voi si svia dalla verità, ed alcuno lo converte; 20 sappia colui, che chi avrà convertito un peccatore dall’error della sua via, salverà un’anima da morte, e coprirà moltitudine di peccati.
Ma qua sta parlando di riportare a Cristo un anima che si è sviata dalla verità dalla sana dottrina, quindi non dobbiamo cacciarli fuori ma dobbiamo insistere con l’aiuto di Cristo a riportarli nella retta via; io non leggo nulla di quello che predicano certi uomini corrotti che stanno spargendo un messaggio terribilmente di odio e separazione, le anime nuove che pervengono alla fede vengono imbottiti di messaggi di divisione, di odio, di disprezzo; ma allora, dove è andato a finire l’amore!!!!!
Il Signore è morto in Croce per la salvezza di tutte le anime e se non c’è peccato a morte chiunque può ottenere la vita eterna. Ma se confessa i suoi peccati, li lascia e crede in Gesù Cristo quale suo Salvatore e Signore sarà salvato. Quindi, se qualcuno ti dice di non salutare il fratello di un altra chiesa, non fatelo, quantunque sia un predicatore, un pastore o tanto meno un profeta, perché sta’ parlando per la carne, anzi, pregate per costoro perché per ogni parola detta daremo tutti conto e ragione a Dio.
La Sana Dottrina è solo Cristo Gesù’, e la base di Essa è 1°Corinzi Cap. 13.
Inoltre, guai a quei pastori che utilizzano la parola di Dio come un puzzle, per prendere versetti biblici a destra o a sinistra, costruendo messaggi a proprio piacimento e portando così la gente meravigliata e sedotta dietro a tutto questo!
Infine, vi lascio con questo versetto: Ezechiele 18:23 Io provo forse piacere se l’empio muore?», dice il Signore, DIO. «Non ne provo piuttosto quando egli si converte dalle sue vie e vive?
Se il Signore non gode nel vedere l’empio morire perché dovremmo farlo noi. Guai a voi pastori che avvelenate il gregge di Dio con messaggi contorti e studiati a tavolino solo per il proprio tornaconto. Chi a orecchio da udire oda.
Notiziecristiane.com
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui