A chi appartiene la vita che vivi?

fine_vita_000011Corinzi 3:23 | “E voi siete di Cristo e Cristo è di Dio”, la tua vita non appartiene a te ma appartiene a Dio, l’Altissimo che ti ha comprato a caro prezzo attraverso il sangue prezioso del suo unigenito figlio Gesù Cristo che è stato sparso sulla croce per la tua salvezza eterna.

Questo perché tu sei prezioso agli occhi del tuo Creatore (Isaia 43:4 “Perché tu sei prezioso ai miei occhi e onorato, e io ti amo, io do uomini al tuo posto e popoli in cambio della tua vita”) che ti ha amato di un “amore eterno” (Giovanni 3:16 “Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”), perché la tua vita è molto importante infatti tu sei stato creato per un proposito ben definito e quindi la tua vita ha uno scopo, un obbiettivo, hai una ricca eredità che ti aspetta, un’eternità nei cieli al cospetto di Dio Padre.

Cosa significa e cosa comporta appartenere a Dio?

Matteo 10:39 “Chi avrà trovato la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la ritroverà”.

1) Significa accettare per fede Gesù come proprio “salvatore, signore, guida, maestro” e comporta di donargli tutto il tuo cuore e tutto il tuo essere, ubbidendo alle sue leggi e ai suoi statuti (Galati 2:20 “Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me”).

2) Significa che devi essere fedele a Dio sia nelle grandi cose così come anche nelle piccole cose fino alla fine dei tuoi giorni terreni, allo stesso modo di come Gesù è stato fedele fino alla fine dei suoi giorni terreni e la sua fine è stata la morte in croce… e comporta seguire questo esempio, così comportandoti affidi la tua vita a Dio e nel suo giorno ne riceverai la ricompensa eterna (Luca 16:10 “Chi è fedele nel poco è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco è ingiusto anche nel molto”).

3) Significa che ogni giorno devi prendere la tua “croce” e comporta che devi vivere e affrontare le avversità, le difficoltà che la vita ti pone davanti con la certezza e la consapevolezza che non sei stato lasciato da solo, che c’è un Dio che ti protegge dall’alto, che stai correndo per conquistare il premio della vita eterna (1 Corinzi 9:24 “Non sapete voi che quelli che corrono nello stadio, corrono bensì tutti, ma uno solo ne conquista il premio? Correte in modo da conquistarlo”).

Queste sono le parole che Dio rivolge a tutti quelli che hanno scelto di donare la propria vita a lui come avvertimento, Matteo 10:34,40 “Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettervi in pace, ma la spada. Perché io sono venuto a mettere disaccordo tra figlio e padre, tra figlia e madre, tra nuora e suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli di casa sua. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me. E chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la ritroverà. Chi riceve voi, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato”. Anche se queste parole pronunciate da Gesù possono sembrarti dure, sconvolgenti e impietose, dietro di esse c’è uno stimolo nei tuoi confronti a non prenderle alla leggera, ti ricorda che non devi prenderle con superficialità e che devi avere un’equilibrata interpretazione delle Scritture perché da esse dipende la tua vita, quindi non rischiarla.

Riconosci che la “vita che vivi” appartiene a Dio, il tuo Creatore, e dichiaralo perché sei stato comprato a caro prezzo. Così facendo riconosci il primato di Cristo sul tuo intimo legame con lui, sulle tue scelte quotidiane, sulla tua progettualità. Perdere la tua vita in questo senso significa che la potente mano destra di Dio la migliora oggi e sarà salva in eterno.

Luisa Lanzarotta | notiziecristiane.com

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