Al mondo d’oggi sono tante le coppie fidanzate o sposate “scoppiate” che hanno deciso di lasciarsi o che rimangono insieme pur non essendo felici.
Si possono formare coppie per solitudine o per paura della solitudine, per mancanze o vuoti, per legami sbagliati con la famiglia di origine; si possono creare dinamiche di coppia non sane che hanno alla base il poco o il “troppo” amore per se stessi, dove il virgolettato è sinonimo di sbagliato, narcisistico, egoistico e male orientato “Per la grazia che mi è stata concessa, dico quindi a ciascuno di voi che non abbia di sé un concetto più alto di quello che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno”(Romani 12).
Il troppo e il poco amore per se stessi, quest’ultimo spesso camuffato in umiltà, sono facce diverse di una stessa medaglia: una non consapevolezza della identità che abbiamo o che possiamo avere accettando Gesù nel nostro cuore.
Nella genitorialità di Dio possiamo trovare le risposte ai bisogni veri del nostro cuore e nel suo amore possiamo sperimentare la guarigione delle nostre anime da ogni ferita e ogni condanna diventando capaci di amare noi stessi e gli altri nella libertà e verità della Sua parola; una persona sana può costruire relazioni sane ed è pertanto capace di stare in una relazione sana e cioè equilibrata nei giusti ruoli dell’uomo e della donna, non piegata a dinamiche di dominio ma di sottomissione alla verità dell’amore “Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore…Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei” (Efesini 5).
La coppia intesa come uomo e donna che condividono le loro vite nasce da un progetto e un desiderio divino posto nel cuore umano “poi Dio il SIGNORE disse: “Non è bene che l’uomo sia solo; gli farò un aiuto che sia adatto a lui (Gen. 2,18)”.
Questa frase spiega già una prima cosa fondamentale, per molti forse banale ma per altri meno: Dio ha creato la persona adatta a te, pertanto prima di fidanzarsi ci si dovrebbe chiedere E’ la persona adatta?. Per adatto si intende, citando sinonimi italiani, “appropriato”, “adeguato”, “opportuno”, “corretto”, “degno”, “capace”, etc.. o per dirla in termini statistici “la migliore approssimazione possibile”. Ma adatto rispetto a cosa? Bè in base ai criteri di Dio “colui che produce in voi il volere e l’agire, secondo il suo disegno benevolo” (Filippesi 2).
Da qui la conoscenza, il fidanzamento e il matrimonio e in ognuno di questi passaggi c’è un lavoro continuo di costruzione e solidificazione del rapporto che si esplicita nella sempre maggiore conoscenza di Dio come individuo e come coppia.
Nella costruzione del legame di coppia così come nella sua difesa si spiega pertanto la necessità di porre al centro Dio, un Dio che vuole essere coinvolto però in tutte le fasi e gli attimi della nostra vita “Se uno tenta di sopraffare chi è solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe così presto”(Ecclesiaste 4,12): Dio vuole far parte della vita di coppia non solo perché vuole aiutare i suoi figli ad amare e ad essere amati dalla controparte dell’amore di Dio ma anche perché un piccolo esercito di tre persone è più forte di un esercito di due persone di modo che queste possano imparare sempre più a vivere nell’intimità delle loro case per la gloria di Dio. La coppia diventa così una chiesa primaria in cui si impara ad amare se stessi e l’altro secondo il pensiero di Dio e in cui lo si glorifica ogni giorno nell’amore servizievole per il proprio partner, con il quale si condivide il servizio ai fratelli e al mondo secondo la chiamata stessa di Dio.
Ma cosa vuol dire nella pratica mettere al centro Dio e vivere la relazione di coppia glorificandolo? L’amore è un percorso spirituale che comprende però anche una praticità essenziale; la nascita, la crescita e la difesa dell’amore coinvolgono a loro volta molte altre dimensioni come la premura, la cura dell’altro, l’importanza di alcune ritualità, la trasformazione del linguaggio di comunicazione, la protezione, la valorizzazione, la libertà, etc..
Di questi aspetti Sandro Gianneramo e Martina Zardini ne parlano in maniera molto approfondita nei quattro incontri del loro seminario proprio dal titolo Costruzione e difesa dei legami di coppia aperto a tutti, anche single e fidanzati e non solo a coniugi. I due pastori e sociologi, nonché docenti di Scuole bibliche e formatori, mettono a disposizione ciò che hanno imparato sulla base della loro esperienza empirica e alla luce di una vita vissuta nell’amore di Dio e al Suo servizio, seguendo e vivendo la verità della Sua parola. Per ulteriori informazioni visitare le pagine
https://www.facebook.com/Dott.riSandroeMartinaGianneramo/ https://www.instagram.com/invites/contact/?i=1t2lybu155wdf&utm_content=8v9avh1 e contattare Martina Zardini (3491709903)
Irene Rocchetti
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