Roma (NEV), 15 gennaio 2020 – “È finito l’ossigeno negli ospedali di Manaus. È la principale notizia di tutti i giornali brasiliani oggi” denuncia la scrittrice Claudileia Lemes Dias, autrice del libro “Fascismo Tropicale: il Brasile tra estrema destra e COVID-19”, sulla sua pagina Facebook.
Il Ministero della Sanità “è sotto controllo militare – continua Dias –. Tutti i tecnici sono stati cacciati mesi fa. I militari che ci sono sarebbero specializzati in logistica. In un paese normale il Presidente della Repubblica avrebbe chiesto da molto tempo l’aiuto della comunità internazionale. Non è il caso del Brasile di oggi. Non c’è alcun interesse del governo Bolsonaro di evitare migliaia di morti nella zona amazzonica perché la popolazione è per la maggior parte indigena. I racconti sono drammatici. Si parla di interi reparti di terapia intensiva nel quale tutti i pazienti stanno morendo per mancanza di ossigeno”.
La notizia di 200.000 morti per covid è rilanciata anche dalla Chiesa evangelica luterana in Brasile (IECLB), che ha pubblicato un manifesto divulgato oggi dalla Federazione luterana mondiale (FLM).
“Agilità ed efficienza faranno la differenza tra la vita e la morte” scrivono i luterani, che chiedono vaccini gratuiti per tutti.
200.000 morti hanno segnato un punto tragico nel grafico dei decessi per covid-19 in Brasile. Nela lettera luterana, i leader IECLB chiedono: “Quante morti sono necessarie per sensibilizzare una persona, per spostare una nazione? Molti, compresi alcuni leader politici, non hanno preso sul serio il potenziale mortale del nuovo coronavirus”.
Il manifesto, che invita alla speranza e all’azione, si denuncia l’irresponsabilità “di fronte al furore del virus” che ha reso “inevitabile la morte di migliaia di persone”.
La Chiesa luterana in Brasile ha inoltre ribadito il suo impegno e la sua disponibilità a collaborare per il contrasto al covid. La lettera si conclude così: ” Nell’oscurità della pandemia, porteremo luce con azioni responsabili, prendendo ogni precauzione per prevenire la diffusione del nuovo coronavirus. Porteremo luce, quando avremo un atteggiamento di cura verso le persone che subiscono le conseguenze della pandemia. Questa cura si può esprimere attraverso una preghiera, una parola di conforto e di speranza, un’azione diaconale. Saremo luce quando seguiremo la luce di Cristo: compassione, verità, fede, giustizia, pace”.
Fra le azioni dell’IECLB in risposta alla pandemia, c’è anche la formazione continua per ministri ordinati e non ordinati sulla pastorale e l’accompagnamento delle persone in lutto.
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