Mi chiamo Patrizia, ho 49 anni e voglio condividere con voi la mia testimonianza. Quando avevo solo un anno io e la mia famiglia ci siamo trasferiti vicino Francoforte, in Germania. Sono cresciuta in una famiglia sana, piena di affetto e, anche nel materiale, non mi mancava nulla. Ben integrata in una nazione straniera, nella mia famiglia, fra gli amici, nelle scuole, dove mi chiamavano “l’italiana”, mi ritrovai presto, però, a sentire dentro di me un vuoto sempre più grande, senza aver chiara la mia identità, e alla fine avevo un enorme senso di insicurezza e di paura.
Quando tornavo in Italia per le vacanze, i miei parenti mi chiamavano “la tedesca”. Era sempre la solita storia. Non riuscivo a sentirmi completamente parte di qualcosa, ma sempre un pesce fuor d’acqua, ovunque mi trovassi. In Germania ero “l’italiana” e in Italia ero “la tedesca”.
Dopo 14 anni ritornammo a vivere in Italia e credevo che finalmente le mie insicurezze, inerenti il mio senso di identità, sarebbero scomparse per sempre. Ma non fu così: cercai di inserirmi nelle tradizioni cattoliche (da “buona italiana”), scelsi un santo patrono a cui essere devota, facevo il rosario… ma continuavo a non sentirmi mai al posto giusto e anzi le mie paure crescevano: avevo paura del domani, della morte, ecc. Mi sentivo come dentro ad un vortice.
Mi sono sposata e ho avuto figli; quando avevo 25 anni, i fratelli di mio marito vennero ad annunciarci che avevano conosciuto un Gesù vivente, venuto per salvare, guarire, liberare e dare vita eterna dopo la morte, smontando l’unica certezza che avevo, ovvero che esistesse il purgatorio, dove credevo di essere destinata. A quel punto entrai in crisi. Dopo mesi di lotte interiori, capii che la soluzione era davanti ai miei occhi ed era Gesù Cristo. Dal momento che Lo invitai a far parte della mia vita, le scaglie dai miei occhi caddero. Capii che nessun santo, rosario o purgatorio potevano darmi certezze e identità. Lui era il mio Signore e Colui che mi ha donato certezza e da quel momento ogni paura è andata definitivamente via. Un processo di guarigione interiore ha trasformato la mia vita e oggi, dopo 25 anni di fede e di relazione con il Signore Gesù e grazie all’opera di Missione Paradiso, sono figlia, discepola e serva di Cristo. Sono onorata di servire il Regno di Dio e di annunciare che c’è salvezza, identità e libertà. Adesso so da dove vengo, chi sono e dove andrò: c’è un proposito per ognuno di noi!
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