Karachi (Agenzia Fides) – Un tribunale di primo grado di Karachi ha concesso la libertà su cauzione al rapitore della minorenne cristiana Arzoo Raja, fissando la cauzione a 500.000 rupie pakistane (circa 2700 euro) e una simile cauzione per i suoi complici come l’Imam che ha celebrato il matrimonio infantile, e gli assistenti del rapitore. E’ quanto l’Agenzia Fides apprende da Mohammad Jibran Nasir, l’avvocato della famiglia di Arzoo Raja. Commentando con amarezza la decisione, il legale spiega : “Presenteremo ricorso. La decisione del giudice è arrivata il 17 dicembre, dopo che gli avvocati del 44enne rapitore della minorenne cristiana Ali Azhar hanno presentato domanda di libertà su cauzione”.
La notizia della concessione della libertà su cauzione al principale imputato Ali Azhar e ai co-imputati rattrista e ferisce le minoranze religiose del Pakistan. Dominic D’Souza, attivista cristiano che segue il caso di Arzoo, mette in guardia dagli effetti della disposizione: “Non c’è giustizia per le minoranze in Pakistan. Arzoo ora non è al sicuro, andranno sicuramente a trovarla nella casa famiglia. Potranno intimidirla. Arzoo e la sua famiglia hanno bisogno di protezione”.
L’attivista musulmano Osama Mehtab apprezza gli sforzi dell’avvocato Mohammad Jibran Nasir per rendere giustizia alla famiglia di Arzoo Raja, nota: “Continuate a lottare per la giustizia: persone come voi operano per salvare la nostra dignità e farci provare meno vergogna e imbarazzo per le ingiustizie che accadono alle minoranze religiose”.
La ragazza cattolica di 13 anni Arzoo Raja è stata rapita dal 44enne Ali Azhar, che con la forza l’ha convertita all’Islam e l’ha costretta a sposarlo (vedi Fides 21/10/2020). Il caso che è stato ascoltato presso l’Alta Corte del Sindh che, dopo aver disposto gli esami medici per ottenere l’età di Arzoo Raja, ha dichiarato nullo il matrimonio , considerandolo un caso di matrimonio infantile. Arzoo Raja è stata inviata in una casa-famiglia gestita dal governo, mentre l’Alta Corte ha rinviato a giudizio gli imputati davanti a un tribunale di primo grado di Karachi (vedi Fides 23/11/2020).
Il processo, iniziato in tribunale il 9 dicembre 2020 vede come principale imputato il rapitore di Arzoo, Ali Azhar ai sensi dell’articolo 376 del Codice penale pakistano, per aver violentato una ragazza minorenne e per aver violato il Sindh Child Marriage. Coimputatai sono i collaboratori e i testimoni del matrimonio che hanno permesso che il disegno criminale andasse in porto (vedi Fides 11/12/2020).
(AG-PA) (Agenzia Fides 19/12/2020)