Premessa all’articolo:
L’articolo che stai per leggere è una dichiarazione sottoscritta da circa 40 anziani della Grace Community Church a Sun Valley, California. Il collegio degli anziani è guidato dal pastore-insegnante John MacArthur. Questi sono gli uomini che il Signore ha chiamato a curare una chiesa di più di 6.000 membri (più i bambini). La dichiarazione è frutto di lunghe riflessioni degli anziani tra i quali ci sono medici, giudici, liberi professionisti, avvocati, pastori, teologi, professori universitari, commercialisti e ingegneri.
In questi mesi, il governatore della California e l’amministrazione della città di Los Angeles (noti per essere dichiaratamente anticristiani) stanno sfruttando la pandemia per consolidare la loro autorità e per promuovere delle ordinanze sanitarie che rendano gli incontri di adorazione al chiuso e all’aperto quasi impossibili da realizzare.
Dopo circa 5 mesi di chiusura, il collegio degli anziani ha pubblicato questa dichiarazione che comunica il loro intento di non seguire più le regole dello Stato della California che impediscono l’apertura della chiesa a causa del COVID-19. La Grace Community Church ha contestato le ordinanze del governatore in tribunale e ora si attende il giudizio finale che sarà emesso probabilmente nel 2021.
Dal momento in cui è stata scritta, ci sono state diverse opportunità di chiarimento in cui John MacArthur e gli anziani hanno spiegato il testo che state per leggere utilizzando podcast, articoli e momenti informali nella chiesa. John MacArthur è stato anche intervistato diverse volte sui canali televisivi più importanti negli Stati Uniti, come CNN e Fox News, dandogli anche un’opportunità per parlare di Cristo e del Vangelo del Signore Gesù.
Una motivazione biblica per tenere aperta la Chiesa
Cristo è il Signore di tutti. Egli è l’unico vero capo della Chiesa (Efesini 1:22; 5:23; Colossesi 1:18). Egli è anche il Re dei re, sovrano su ogni autorità terrena (1 Timoteo 6:15; Apocalisse 17:14;19:16). La chiesa Grace Community Church, nella quale John MacArthur è pastore, è sempre stata inamovibile su tali principi biblici. Come popolo di Dio, siamo soggetti alla Sua volontà e ai comandi come rivelato nelle Scritture. Pertanto non dovremo e non accetteremo una moratoria imposta dal governo sul nostro culto congregazionale settimanale o altre riunioni regolari. La conformità sarebbe disobbedienza ai chiari comandi del nostro Signore.
Alcuni penseranno che una dichiarazione così ferma sia inesorabilmente in conflitto con il comando di essere sottomessi alle autorità del governo di cui Romani 13 e 1 Pietro 2 parlano. La Scrittura comanda un’obbedienza attenta e coscienziosa a tutte le autorità di governo, inclusi i re, i governatori, datori di lavoro e dei loro agenti (con le parole di Pietro, vediamo “non solo a coloro che sono buoni e gentili, ma anche a coloro che sono irragionevoli” [1 Pietro 2:18]). Nella misura in cui le autorità governative non tentano di esercitare pressioni sull’autorità ecclesiastica o non cercano di emettere ordini che proibiscono la nostra obbedienza alla legge di Dio, la loro autorità deve essere osservata sia che siamo d’accordo con le loro decisioni o meno. In altre parole, Romani 13 e 1 Pietro 2 condizionano ancora le coscienze dei singoli cristiani. Dobbiamo obbedire alle nostre autorità civili come poteri che Dio stesso ha ordinato.
Tuttavia, mentre il governo civile è investito dell’autorità divina per governare lo Stato, nessuno di questi testi (né altri) garantisce la giurisdizione dei governanti civili sulla Chiesa. Dio ha stabilito tre istituzioni all’interno della società umana: la famiglia, lo Stato e la Chiesa. Ogni istituzione ha una sfera di autorità con limiti giurisdizionali che devono essere rispettati. L’autorità di un padre è limitata alla sua famiglia. L’autorità dei pastori della Chiesa (che è delegata a loro da Cristo) è limitata alle questioni ecclesiastiche. E il governo ha specificamente il compito di sorvegliare e proteggere la pace civile e il benessere all’interno dei confini di una nazione o comunità. Dio non ha concesso nessuna autorità ai governanti civili sulla dottrina, la pratica, o al sistema della Chiesa. Il quadro biblico limita l’autorità di ogni istituzione alla sua giurisdizione specifica. La Chiesa non ha il diritto d’intromettersi negli affari delle singole famiglie e d’ignorare l’autorità dei genitori. I genitori non hanno l’autorità di gestire le questioni civili eludendo i funzionari governativi. E allo stesso modo, i funzionari governativi non hanno il diritto d’interferire in materia ecclesiastica da minare o trascurare l’autorità data da Dio a pastori e anziani.
Quando una delle tre istituzioni oltrepassa i limiti della propria giurisdizione, spetta alle altre istituzioni ridurre tale ingerenza. Pertanto, quando un qualsiasi funzionario governativo emana ordini che regolano il culto (come il divieto di cantare, limiti sulla presenza o divieti contro incontri e culti di adorazione) oltrepassa i limiti legittimi dell’autorità che Dio gli ha conferito come funzionario civile e attribuisce a se stesso autorità che Dio concede espressamente solo al Signore Gesù Cristo come sovrano sul suo Regno, che è la Chiesa. Il Suo governo è mediato dalle chiese locali attraverso quei pastori e anziani che insegnano la Sua Parola (Matteo 16:18-19; 2 Timoteo 3:16-4:2).
Pertanto, in risposta al recente ordine dello Stato che richiede alle chiese in California di limitare o sospendere a tempo indeterminato tutti gli incontri, noi, i pastori e gli anziani della Grace Community Church, informiamo rispettosamente i nostri leader civici che hanno superato la loro legittima giurisdizione e la nostra fedeltà a Cristo ci proibisce di osservare le restrizioni che vogliono imporre ai nostri culti di adorazione.
Detto in un altro modo, non è mai stata la prerogativa del governo civile di ordinare, modificare, vietare o gestire il culto cristiano. Quando, come e quante volte la chiesa s’incontri per adorare non è compito di Cesare. Cesare stesso è sottomesso a Dio. Gesù affermò questo principio quando disse a Pilato: “Tu non avresti alcun potere su di me se non ti fosse dato dall’alto” (Giovanni 19:11). E poiché Cristo è il capo della Chiesa, le questioni ecclesiastiche riguardano il Suo regno, non quello di Cesare. Gesù fece una netta distinzione tra questi due regni quando disse: “Rendi a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio” (Marco 12:17). Il Signore stesso ha sempre reso a Cesare ciò che era di Cesare, ma non ha mai offerto a Cesare ciò che appartiene esclusivamente a Dio.
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