Mi chiamo Mariam e vengo dall’ Etiopia. Sono arrivata in Italia nel 1980, all’età di sei anni. Nel 1983 ho avuto un incidente stradale che mi ha portato quasi alla morte. Sono stata un mese in coma. Infatti i medici dicevano a mia madre che avevo poche speranze di vivere. Grazie a Dio mi sono risvegliata e ho iniziato un lungo periodo di riabilitazione che mi permesso di ritornare a casa… su una sedia a rotelle perché non potevo più camminare. Vi lascio immaginare come fosse l’umore di mia madre nel vedermi in quelle condizioni.
Tornammo nel mio paese d’origine per tre mesi, sia per visitare i parenti, ma soprattutto per consultare i vari guaritori della zona, nel tentativo di farmi tornare a camminare. Mentre eravamo lì, incontrammo una signora che anni prima, ci aveva parlato di Gesù in Italia. Quell’incontro portò mia madre ad avvicinarsi al Signore e cominciò a reagire diversamente riguardo la mia situazione.
Una volta rientrate a Bergamo si mise subito alla ricerca di una chiesa evangelica e pian piano tutta la mia famiglia iniziò a frequentare regolarmente le riunioni di preghiera. Nel 1990 ho deciso di servire il Signore, facendo il battesimo in acqua.
Durante quegli anni mi sentivo cullata dal Signore e la sua protezione accompagnava la mia vita. A distanza di trent’anni non posso fare altro che constatare la sua fedeltà e oggi mi sento più vicina a Lui. Sono certa che il mio Dio continuerà a prendersi cura di me come ha sempre fatto.
Posso dire che la cosa più bella che sia mai successa nella mia vita è stata proprio l’incidente…. SI! Perché ho potuto sperimentare in prima persona cosa significa essere consolata, essere amata ed essere messa in condizione di vivere in maniera autonoma da Dio. C’è tanta gioia nel mio cuore perché è stato il Signore a metterla, sento pace e affronto il domani con molta serenità.
Alcune volte mi chiedo come sarebbe stata arida, vuota e faticosa la mia vita se non avessi incontrato Gesù.
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