In questi mesi l’Europa sta attraversando una crisi profonda che appare in primo luogo come una crisi interiore dei veri valori, e che presenta non pochi punti di contatto con il clima sociale e culturale degli anni più bui del secolo scorso.
Basti pensare, alla rinfusa, alle chiusure identitarie di parecchi Stati; allo sdoganamento aperto del razzismo, dell’intolleranza nei confronti di qualsiasi diversità rispetto a una pretesa idea di normalità e dei peggiori egoismi, non solo sul piano dei linguaggi ma anche dei comportamenti; allo sfruttamento di paure sociali e di rancori collettivi più o meno indotti dagli stessi governanti; alla penosa gestione del fenomeno migratorio; e così via.
Si tratta di realtà che è arrivata anche dentro le Chiese stesse, producendo anche presso tanti credenti smarrimento, sfiducia e un sentimento diffuso di resa, come se non ci si potesse opporre a una deriva simile, estremamente preoccupante.
Domande importanti che riguardano tutti e tutto ciò che ruota intorno a noi, e se oggi le ignoriamo, avranno ripercussioni sui nostri figli e nipoti.
Di fronte a tale situazione occorrerebbe recuperare le parole profetiche che ancora oggi, rendono il messaggio di Gesù vivo e in grado di risvegliare tutte quelle coscienze che sembrano addormentate e incapaci di cogliere la gravità del momento presente.
Ci troviamo infatti nel contesto di quello che il Nuovo Testamento definisce kairòs, un tempo decisivo e opportuno che chiama a una risposta e rifiuta il silenzio considerandolo complice dello stato delle cose.
È sinceramente preoccupante il silenzio – assenso delle realtà ecclesiali.
Famiglie allo sbando, giovani senza una chiara direzione, divorzi sempre più crescenti, aborti e eutanasia resi legali e come se nulla fosse, aperture ad ogni genere “immondo“ di rapporti, disoccupazione all’estremo e sempre più falsi “profeti “ che deviano dalla verità di Cristo.
E come se non bastasse rimango basito nel vedere che in un giorno normale, ragazzine apparentemente normali escano dagli zaini, prima dei comuni telo mare, cartoni di vino bianco da svuotare in ben che non si dica o per strada ragazzi, apparentemente normali, che rullano erba per strada in maniera tranquilla e disinvolta o altri ancora apparentemente normali, esporre come trofei, tatuaggi che racchiudono chiari ed evidenti simboli satanici nel pieno rispetto della libertà e di chi ti sta accanto.
In una società dove tutto è lecito Chiesa batti un colpo! Uomini di valore esprimetevi ed annunciate la verità!
Unitevi come una vera squadra, il mondo ed i nostri figli meritano risposte…
Vincenzo Lipari
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