A causa delle restrizioni imposte dalla nuova legge sulla religione, molti orfanotrofi privati sono stati chiusi privando i bambini dell’amore e delle cure.
- Vietata qualsiasi affiliazione religiosa
- «Non potete indottrinare i bambini con la religione»
- 80 orfani dispersi
La nuova Normativa sugli affari religiosi, in vigore dal febbraio 2018, stabilisce che «le attività di beneficenza di pubblico interesse non devono essere usate per fare proselitismo, né da organizzazioni né da privati». In forza di tale norma, le autorità di tutto il Paese reprimono gli orfanotrofi cristiani e protestanti e altre istituzioni gestite da chiese, lasciando molti orfani alla cura di istituti statali freddi e senz’anima.
Vietata qualsiasi affiliazione religiosa
In agosto oltre 40 dipendenti dell’Ufficio per gli affari civili e di altre agenzie governative hanno fatto irruzione in un orfanotrofio cristiano a Tai-Yuan, la capitale della provincia settentrionale dello Shanxi. I funzionari hanno ordinato che i bambini che vi erano ospitati fossero portati via e hanno minacciato di accusare i responsabili di aver posto in essere pratiche di «adozione illegale». Tutti gli orfani sono stati trasferiti in una struttura statale. Prima della repressione, l’amministrazione locale ha ordinato la chiusura dell’istituto in quanto «non autorizzato dallo Stato».
Uno dei dipendenti ha riferito a Bitter Winter che, nel corso di oltre vent’anni di attività, l’orfanotrofio, molto apprezzato dalla popolazione, si è preso cura di oltre 100 bambini. L’operatore, con un evidente senso di impotenza, ha commentato: «Il governo ha tentato con ogni mezzo possibile di far chiudere l’orfanotrofio solo perché aveva un’affiliazione religiosa. Si tratta di una politica nazionale e non possiamo farci nulla».
Nel maggio dello scorso anno l’amministrazione di Cangzhou, una città nella provincia settentrionale dell’Hebei, ha ordinato al direttore di un orfanotrofio cristiano per bambini disabili di rimuovere dalla piccola chiesa dell’istituto i dipinti della Vergine Maria, i calendari liturgici e tutti gli altri simboli religiosi. Inoltre al direttore è stato detto di firmare una dichiarazione in cui si impegnava a non utilizzare più la chiesa. I libri di testo religiosi sono stati vietati e già prima di maggio una statua della Vergine Maria e una croce erano state rimosse dall’orfanotrofio. Le autorità hanno affermato che «le istituzioni di beneficenza non possono avere connotazioni religiose».
Per chiudere l’orfanotrofio l’amministrazione locale ha fatto pressioni sul direttore affinché mandasse via alcuni dei bambini disabili e limitasse con pretesti infondati le nuove adozioni.
Un fedele del posto ha commentato: «Il Partito Comunista ha cercato di limitare le nostre attività, temendo che i bambini fossero esposti alla religione. In futuro tutti gli orfanotrofi religiosi per i bambini disabili scompariranno gradualmente».
«Non potete indottrinare i bambini con la religione»
Nel 2009 un sacerdote iscritto all’Associazione patriottica cristiana cinese aveva fondato con l’approvazione dell’Ufficio per gli affari civili un orfanotrofio nella città di Binzhou, nella provincia orientale dello Shandong. Tuttavia, nell’autunno del 2018, l’amministrazione locale gli ha ordinato di trasferire tutti gli orfani in un istituto statale e di chiudere la struttura entro il 30 dicembre. I funzionari hanno affermato che l’orfanotrofio non soddisfaceva gli standard recentemente formulati dal governo per le organizzazioni benefiche.
Una suora che prestava servizio nell’orfanatrofio ha dichiarato: «Un funzionario governativo mi ha detto che, poiché credevamo in Dio e avevamo contatti con gli stranieri, non ci era permesso “indottrinare i bambini con la religione”».
Il sacerdote ha aggiunto: «Non solo ci siamo presi cura dei bisogni fisici di questi bambini, ma anche della loro vita spirituale. Tutti sono stati battezzati e grazie a noi potevano coltivare la loro fede. Tuttavia il regime ci ha sempre creato problemi e non abbiamo potuto farci nulla».
Dopo il trasferimento il prete e le suore andavano spesso a trovare i bambini, ma hanno notato che nella struttura statale i piccoli non erano amati. I bambini sembravano emaciati e depressi. Per questo motivo il sacerdote aveva scritto un articolo in cui denunciava le loro condizioni. Visto che la pubblicazione online del suo scritto aveva causato un’ondata di preoccupazione tra i cittadini, un funzionario dell’amministrazione locale ha fatto visita al sacerdote minacciando di arrestarlo per «aver sfidato il governo».
80 orfani dispersi
Nell’agosto 2018 funzionari della Prefettura autonoma di Dehong Dai e Jingpo situata nella provincia sud-occidentale dello Yunnan hanno fatto irruzione in un orfanotrofio saccheggiando gli oggetti di valore e disperdendo gli 80 orfani ospitati.
L’orfanotrofio era stato fondato grazie a donazioni dei residenti cristiani per un valore di 1,6 milioni di renminbi (circa 230mila dollari statunitensi). Tutti gli insegnanti dell’orfanotrofio erano cristiani. Uno di loro ha riferito a Bitter Winter che prima della chiusura dell’istituto, tutti gli insegnanti e i bambini avevano pregato giorno e notte sperando di salvarlo.
L’insegnante ha ricordato: «Il giorno dopo l’istituto è stato saccheggiato. È stato straziante vedere questi bambini che venivano cacciati dall’orfanotrofio senza pietà. Potevo immaginare cosa provassero, non sapevano dove stavano andando e i loro cuori erano pieni di paura».
di Shen Xinran | it.bitterwinter.org
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