Le disposizioni del Presidente del Consiglio dal 4 maggio: Viaggiare in ambito regionale, incontrare parenti, andare al bar, visite ai musei, fare sport, fare shopping, prendere il treno e il bus… E la Chiesa? No! Motivo? C’è pericolo di contagio … Ma quando ci sveglieremo da questo “letargo” spirituale senza sosta?
Chiudere una chiesa, sbarrare una riunione di preghiera, bloccare i battesimi, sospendere i matrimoni è un abuso di potere evidente contro di cui dalla maggioranza e dal governo non si è levata una sola voce. Ma una settimana fa è bastato uno strillo dell’Anpi per mettere in ginocchio Giuseppe Conte e concedere la partecipazione dei partigiani alle celebrazioni del 25 aprile con i loro gonfaloni il giorno del 75° anniversario della Liberazione. Siamo dunque un paese dove si può stracciare la libertà religiosa e con essa la Costituzione che la garantisce, ma guai a tenere in casa un partigiano perché è un italiano un po’ più speciale degli altri chiusi in casa da 2 mesi.
Da ex Sotto ufficiale ho giurato di servire e onorare il mio Paese per sempre; ma da credente, preferisco non commentare… non si tratta solo di “libertà limitata“, ma di quale libertà ci stanno confezionando del vero “blackout” che molte aziende, imprese, ditte, commercianti e quindi tantissime famiglie stanno vivendo, senza contare a quante migliaia di giovani e over 50 vivranno attraverso un esodo di disoccupazione che arriverà alle stelle.
Ne parlo con profondo rammarico, innamorato della mia terra, della mia Sicilia… ecco che la mano di Dio soltanto può donarci una luce di speranza per affrontare le circostanze alla luce della parola di Dio… certo è inevitabile che dobbiamo fare qualcosa per sollevare da incarichi pubblici personaggi poco raccomandabili e consentire che la vera famiglia di Cristo si unisca per il bene comune. Avvolte la cosa più semplice che ogni buon cristiano può fare è mostrare solo il vero volto di Dio che si fa pane spezzato per ogni necessità spirituale e materiale, in questo modo le persone comprenderanno quale amore vero agisce.
Vincenzo Lipari
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