Lodi – Le strade sono deserte, da dietro le finestre possiamo scorgere nel silenzio qualcuno con il cagnolino, una mamma spinge una carrozzina, i passi veloci trasmettono l’emergenza attuale.
Il decreto impone “Lo stare a casa” per la sicurezza nostra e del prossimo, nel nostro focolare trasformatosi in rifugio. Ognuno di noi vive la tragedia Covid-19 da protagonisti in un interminabile film di cui non si conosce il finale ma solo scene ripetute e identiche nei giorni passati. Una pellicola di eventi disastrosi: contagi, decessi, le guarigioni passano in secondo piano benché rendano speranza, tutti noi attendiamo i titoli di coda e la parola “the end” – La Fine.
“IO RESTO A CASA” lo slogan adottato all’inizio della pandemia. Ma tutti possono restare a casa o chiudersi fra quattro mura? Purtroppo no! La triste realtà dei senza tetto spinge ad assumere presa di coscienza e di responsabilità verso i poveri senza dimora, senza lavoro, senza amici.
Se alcuni ritenevano che “IO RESTO A CASA” uno slogan d’invito, la comunità cristiana evangelica di Lodi, ne ha fatto un principio di amorevole assistenza in ubbidienza a quanto scritto in Isaia 58: ll digiuno di cui mi compiaccio non è forse questo: spezzare le catene della malvagità, sciogliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi, spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel rompere il tuo pane con chi ha fame, nel portare a casa tua i poveri senza tetto, nel vestire chi è nudo, senza trascurare quelli della tua stessa carne? Allora la tua luce irromperà come l’aurora e la tua guarigione germoglierà prontamente, la tua giustizia ti precederà e la gloria dell’Eterno sarà la tua retroguardia. Allora chiamerai e l’Eterno ti risponderà, griderai ed egli dirà: “Eccomi!” Se tu togli di mezzo a te il giogo, il puntare il dito e il parlare iniquo, e provvedi ai bisogni.
Spiccato il volo: il progetto apre le porte dei locali…
In collaborazione con il Comune di Lodi, la Croce Rossa Italiana e altre associazioni di volontariato presenti sul territorio, nella struttura saranno accolte e aiutati alcune persone senza locazione ma a rischio di contagio e pertanto necessariamente protetti dai pericoli pandemia incombenti sulle strade. Del supporto missionario si occuperanno i dipartimenti “ Come Tralci “- “Beth Shalom Onlus”- “72 Ore per Cristo”.
Gli ospiti potranno beneficiare di controlli giornalieri dello stato di salute con rilevazione della temperatura corporea e cure mediche effettuate dall’Associazione Amico, unione di medici e odontoiatri cristiani evangelici italiani già esperti in Africa e specializzati in emergenze sociali straordinarie come unità di crisi. La struttura sarà adibita a dormitorio oltre al servizio mensa affinché si possano circoscrivere quanto più gli spostamenti nella città di Lodi. Inoltre, è contemplato un centro di ascolto per rivolto alle persone fragili affinché possano esprimere in totale privacy le proprie difficoltà e vissuti e tramite l’annuncio del Vangelo mostreranno loro che Gesù li ama.
Giacché Gesù ha detto che “I poveri, infatti, li avete sempre con voi” la compassione espressa verso chi non ha mezzi di sostentamento mette in moto il dinamismo delle vita cristiana aprendo generosamente la mano verso i disagiati del nostro paese. Deuteronomio 15:10-11.
Dio ci richiama ad ascoltare chi è povero, altrimenti Lui non ascolterà le nostre suppliche. Chi chiude l’orecchio al grido del povero, griderà anch’egli, e non gli sarà risposto» (Proverbi 21:13).
Un progetto che apre le porte alla speranza per un risveglio tanto invocato e ricercato nelle preghiere. Un primo punto di partenza che noi di Notizie Cristiane auspichiamo a tanti altri.
La responsabile fra la gioia e l’emozione trasmette: “Siamo felici di poter essere utili al Regno di Dio in un momento cosi difficile quanto delicato, ci affidiamo alle vostre preghiere per avere la possibilità di annunciare loro il vangelo!”
Chi dona al povero non sarà mai nel bisogno, ma colui che chiude gli occhi sarà coperto di maledizioni. Proverbi 28:27
Lella Francese
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