AL SICURO NELLE SUE MANI

Mi chiamo Barbara, ho 37 anni e sono un’insegnante. Abito a Venezia Carpenedo e ho una famiglia splendida formata da mio marito Giuseppe e quattro figli: Paola, Debora, Domenico e Samuele.

All’età di otto anni, sono stata invitata in una chiesa cristiana e ho pregato perché volevo conoscere Gesù. Il mio rapporto col Signore è cresciuto sempre più col passare degli anni. In particolare, voglio condividere l’esperienza che mi ha fatto sentire la vicinanza e la protezione di Dio come non mi era mai successo prima:

Al momento della nascita di mio figlio Domenico, che adesso ha otto anni, ho avuto un’infezione da streptococco che ho trasmesso al bambino causandogli la meningoencefalite. Domenico è stato ricoverato in ospedale per tre mesi in terapia intensiva. I medici mi avevano detto che il bambino non sarebbe sopravvissuto e che gli rimaneva poco tempo per vivere. Io e mio marito ci siamo chiesti come mai ci stava accadendo questo, forse Dio ci voleva “punire” per qualche peccato commesso?… Non riuscivamo a darci una spiegazione, ma la Bibbia dice: “Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me” (Salmo 23).

Perciò abbiamo deciso di non concentrarci sul problema, ma di avere fiducia, nonostante tutto, in Dio, lodandoLo e ringraziandoLo indipendentemente dalla guarigione o meno di nostro figlio. Dopo poco, Domenico, miracolosamente, ha cominciato a stare meglio ed infine, poiché guarito, è stato dimesso. I medici mi dicevano che comunque mio figlio avrebbe avuto problemi motori o a livello cerebrale, ma io ho sempre avuto fede in Dio, rifiutando le cose negative che mi dicevano. Domenico ha sempre fatto controlli fino a poco tempo fa ed è risultato che ha un’intelligenza superiore alla norma e a livello motorio non ha nessun problema, è agile e veloce.

In quel periodo, anche se tutto era negativo, ho percepito l’Onnipotenza di Dio e, come una figlia col Padre, di essere al sicuro nelle Sue mani. Questo mi ha dato forza, anche se spesso non mi reggevo in piedi a causa delle notti passate senza dormire. Inoltre ho sentito l’amore di Dio attraverso tante persone che mi sono state vicine e che hanno pregato per mio figlio. In ospedale, però, ho potuto vedere da vicino, quanta gente soffre ed è disperata perché, purtroppo, non sa a chi “aggrapparsi”. Dio è l’unico che ci può guarire se ci affidiamo e abbiamo piena fiducia in Lui. Io credo che “tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno” (Romani 8:28). Questa esperienza mi ha aiutata anche ad apprezzare di più le cose importanti come la salute e la famiglia, e ad essere più sensibile verso chi soffre per malattie.

“Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti” (Filippesi 4:6).

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PROGETTO DI MANUEL PISANU.

Vite Trasformate


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