Svizzera: Referendum del 9 febbraio. Un bavaglio alla libertà di parola e di stampa?

Lugano – «Ci mancherebbe che io non sia d’accordo che vada punito l’incitamento all’odio, ma il discorso è più complesso di così». Edo Pellegrini, presidente UDF, insieme al partito UDC puntualizza di non aver acconsentito ad un ampliamento che vuole porre precisi limiti agli attacchi verbali e fisici contro i gay.

La controversia si riferisce alla legge antirazzismo già configurata nell’ art.261 bis StGB, Il deputato Pellegrini ricorda che furono promotori del referendum e precisa che il codice penale contempla già articoli di atti di violenza, soprusi verso tutti, senza alcuna distinzione di sesso, etnia o fede, pertanto risulterebbero inutili.

Secondo l’europarlamentare alcuni appartenenti alle comunità LGBT e rappresentanti del sonderrencht-nein sarebbero contrari a una promulgazione dell’articolo in quanto vorrebbero essere considerati e trattati senza alcuna distinzione minoritaria ma con gli stessi doveri e diritti dei cittadini elvetici.

Riconoscendo che la legge è fatta non per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per gli scellerati e gli irreligiosi, per i persecutori di padre e madre, per gli omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti, per i ladri d’uomini, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina. 1°Tim.1:9-10

Il voto sull’estensione della norma antirazzismo e omofobia

Il popolo svizzero potrà, con voto di assenso o dissenso, pronunciarsi in merito al tema.

Il comitato in una nota scrive “ NO A QUESTA LEGGE DI CENSURA”

Il comitato referendario è composto principalmente da politici dell’unione democratica federale (UDF) partito conservatore cristiano il cui programma si fonda sulla Bibbia e dell’UDC.

Secondo quanto detto da Hans Moser, allora presidente dell’UDF: “L’ampliamento della norma penale causerebbe per pastori e predicatori, difficoltà nel citare le verità bibliche”.

Un futuro bavaglio alla libertà di espressione?

Sebbene l’opposizione affermi che nulla cambierà in merito alla libertà di opinione lasciando ampio spazio a dibattiti e discussione, Edo Pellegrini esterna la propria preoccupazione nel sottolineare che se la proposta venisse approvata, in considerazione della dinamicità delle LGBT, qualsiasi espressione in pubblico inerente alla condizione omosessuale ci catapulterebbe in tribunale. Per il parlamentare la norma è una propria e vera censura. E’ innegabile che le preoccupazioni di Edo Pellegrini, vertano non solo alla dichiarazione della Parola che condanna apertamente le condizioni contro natura ma ad un prossimo futuro dove il proliferarsi di matrimoni e di adozioni omosessuali, potrebbero verificarsi se questa legge verrà promulgata. Prossima ne sarà la discussione.

Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato l’uso naturale in quello che è contro natura, e similmente anche i maschi, lasciando l’uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la indegna mercede del proprio traviamento. E siccome non si son curati di ritenere la conoscenza di Dio, Iddio li ha abbandonati ad una mente reproba, perché facessero le cose che sono sconvenienti, essendo essi ricolmi d’ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, d’omicidio, di contesa, di frode, di malignità; delatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, inventori di mali, disubbidienti ai genitori, insensati, senza fede nei patti, senza affezione naturale, spietati; i quali, pur conoscendo che secondo il giudizio di Dio quelli che fanno codeste cose son degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette. Rom. 1:26-32

Lella Francese


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