Qualche ora fa è stato diffuso un video dallo Stato islamico che mostrava la decapitazione di 11 nigeriani che professavano la loro fede cristiana… ma ancora con quanti video del genere dobbiamo fare i conti prima di intervenire? Gli undici uomini erano tutti inginocchiati a terra, con addosso le tristemente note tuniche arancioni. Gli occhi bendati. Dietro ognuno di loro c’è un boia a volto coperto, pronto a decapitare la propria vittima a uso di telecamera. Torna lo spettacolo dell’orrore jihadista in un video diffuso da un gruppo jihadista affiliato all’Isis e nato da una fazione Boko Haram. Le vittime – secondo quanto scrive Bbc News Africa – sono undici cristiani, gli ultimi a scontare la “vendetta” dell’Isis per le morti a ottobre del suo leader e del suo portavoce in Siria, rispettivamente Abu Bakr al-Baghdadi e Abul-Hasan Al-Muhajir.
È “un messaggio ai cristiani del mondo intero” in pieno periodo natalizio, afferma nel filmato un uomo a volto coperto. Non sono stati forniti dettagli sulle vittime, tutte di sesso maschile, ma l’Isis riferisce che sono state “catturate nelle ultime settimane” nello stato nord-orientale di Borno, in Nigeria. Un inferno sceso in terra dove solo pochi giorni fa – era la vigilia di Natale – sono stati uccisi altri sette cristiani, mentre una ragazza è stata rapita.
Un rapporto del Fondo per gli aiuti umanitari (HART) con sede nel Regno Unito, ha riferito che oltre 1.000 cittadini cristiani sono stati uccisi in Nigeria, in seguito agli attacchi di gruppi islamici radicali come quelli di Boko Haram e Fulani. Il rapporto è intitolato “La tua terra o il tuo corpo: la crescente persecuzione e lo sfollamento dei cristiani nella Nigeria settentrionale e centrale”. Agghiaccianti sono le informazioni sulle azioni dei pastori Fulani che hanno attaccato barbaramente gli agricoltori cristiani a sangue freddo durante il 2019. I Fulani sono un gruppo di milizia di nomadi musulmani e sono circa 20 milioni in Africa occidentale e centrale. Sono stati a lungo in tensione con le comunità agricole, visto l’aumento della scarsità di terra e l’aumento della popolazione, ma crediamo sia solo un pretesto per sbarazzarsi dei cristiani che vivono in Nigeria!
Questi gruppi terroristici sono esperti nell’attacco dei villaggi rurali; arrivano all’improvviso costringendo le persone ad abbandonare le loro terre. Quindi, una strategia che è riassunta nella frase: “La tua terra o il tuo sangue”. Il rapporto di HART indica che non vi è un numero esatto di morti in questo 2019″, i dati preliminari citano che più di 1.000 cristiani sono stati uccisi da gennaio a oggi . Secondo HART, infatti, ci sono stati almeno 12.000 sfollati, cacciati dai loro paesi oltre ai 6.000 cristiani uccisi dal 2015 a oggi L’organizzazione HART è stata creata per “Sostenere le vittime di conflitti e persecuzioni”, senza scopo di lucro è rappresentata da diversi membri del parlamento del Regno Unito e dalla baronessa Caroline Cox.
Le comunità prevalentemente cristiane sono il bersaglio perfetto per questi gruppi radicali, “la religione e l’ideologia svolgono un ruolo chiave in questi atti di persecuzione”. Il numero di attacchi è preoccupante. Molte delle vittime e dei protagonisti di questi documenti affermano che è necessario che qualcosa debba cambiare, urgentemente in Nigeria”. Più questi massacri sono tollerati, più incoraggiano i colpevoli a proseguire la loro persecuzione verso i cristiani; si sta dando loro una “luce verde “per continuare a uccidere.” La Nigeria è la dodicesima nazione peggiore del mondo per quanto riguarda la persecuzione cristiana, secondo l’Open Doors USA World Watch List del 2019.
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