In verità io vi dico che questa povera vedova ha gettato più di tutti gli altri. Tutti costoro infatti hanno gettato nelle offerte per la casa di Dio del loro superfluo, ma costei vi ha gettato nella sua povertà tutto quello che aveva per vivere. Luca 21:3-4
Sovente nel testo biblico ricorrono personaggi che potremmo definire “minori” perché non hanno nome o perché compaiono fugacemente. Tra questi sono diverse le vedove che incontriamo, in storie concrete o nelle parabole. Fu nel tempio che lo sguardò di Gesù si posò proprio su una vedova, per giunta indigente (Marco 12:41-44). Una classe quella delle vedove che insieme agli orfani era tra i dimenticati e messi a margine della società. Nessuno si prendeva cura di loro. Eppure il pentateuco ordinava nei loro confronti di avere una certa attenzione. Lo stesso Dio è presentato come “padre degli orfani e difensore delle vedove nella sua santa dimora” (Salmo 68:5). A loro dovremmo volgere premurosamente anche noi lo sguardo. Anche il profeta Isaia esorta a riguardo nel nome dell’Eterno: “imparate a fare il bene; cercate la giustizia, rialzate l’oppresso, fate giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova” (1:17). Solo dopo incoraggia “venite e discutiamo”. Il che vuol dire che ci sono dei passaggi progressivi, che non possiamo ignorare. Prima di andare al cospetto di Dio, il nostro sguardo deve volgersi alla nostra altezza, verso chi è nel bisogno.
Elia è inviato fuori dal paese in tempo di carestia. A Sarepta incontra una vedova, in condizioni peggiori delle sue, a cui chiede prima da bere e poi da mangiare. Assistiamo così alla materializzazione della provvidenza di Dio, dove nulla c’era e attraverso chi nulla o poco aveva. A Dio basta poco. La vedova ha veramente poco, al punto che è pronta a morire, e oppone inizialmente resistenza al profeta. Sono le parole di questi a darle il coraggio di fare come richiesto. «Non temere; va’ e fa’ come hai detto; ma fanne prima una piccola focaccia per me, e portamela; poi ne farai per te e per tuo figlio. Infatti così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina nel vaso non si esaurirà e l’olio nel vasetto non calerà, fino al giorno che il Signore manderà la pioggia sulla terra”» (1Re 17:13-14). Probabilmente anche la vedova che vede Gesù ne tempio, vive nella rassegnazione i suoi ultimi giorni. Ha appena due spiccioli. Avrebbe potuto provvedere al pranzo di quel giorno. Ma la vediamo arrivare silenziosamente tra la folla del tempio, nella sua estrema povertà si avvicina alle cassette delle offerte e lì lascia cadere “tutto quello che aveva”. Sente in cuor suo il bisogno come giudea di sostenere il tempio. Sente il bisogno di dare, quello che è nelle sue possibilità. E lo fa non per investire nella misericordia divina, né con l’atteggiamento di chi va a piantare nel campo dei miracoli. Sono certo che nel suo cuore non vi è altro che fede, la certezza che Dio si prende cura di lei, così come accaduto per la vedova di Sarepta.
Siamo sfidati ad avere fede e coraggio per prendere quanto è nelle nostre disponibilità e farne parte altrui, a non essere limitati o a fare mille ragionamenti nell’agire. Condivisione è la base della moltiplicazione. La donna inizialmente non aveva fiducia nelle parole del profeta, ma poi si convinse a fare come richiesto. Nel momento in cui trova la forza per condividere, perché amore è spezzare con chi non ha, la mano di Dio interviene e l’olio e la farina si moltiplicano fino a non esaurirsi. Nelle difficoltà della vita, nostra e di coloro che siamo chiamati ad amare e aiutare, la fede diventa più vera, robusta, con meno fronzoli. Quando tendiamo la mano al bisognoso scopriamo che i problemi che ci affliggevano scompaiono. Soprattutto, scopriremo l’azione di Dio.
Devotional 48/2018
Piano di lettura settimanale della Bibbia
25 novembre Ezechiele 24-26; 1Pietro 2
26 novembre Ezechiele 27-29; 1Pietro 3
27 novembre Ezechiele 30-32; 1Pietro 4
28 novembre Ezechiele 33-34; 1Pietro 5
29 novembre Ezechiele 35-36; 2Pietro 1
30 novembre Ezechiele 37-39; 2Pietro 2
01 dicembre Ezechiele 40-41; 2Pietro 3
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Il 25 novembre è la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro la Donna. La cronaca quotidiana ci impone non solo una riflessione a riguardo, ma una rielaborazione del pensare diffuso e un impegno a difesa di tutte le donne.
Foto di Asif Akbar, https://freeimages.com
Elpidio Pezzella | elpidiopezzella.org
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