Il fallimento della compagnia di viaggi segna la fine di una storia nata fra fede e spirito imprenditoriale.
(Claudio Geymonat) La Thomas Cook Airlines, la più antica compagnia di viaggi del mondo, è fallita nella notte fra il 22 e il 23 settembre. Il tour operator britannico non è riuscito a trovare un accordo con i numerosi creditori ed ha improvvisamente cessato le attività. Il governo inglese sta allestendo un imponente ponte aereo per riportare a casa 165 mila cittadini britannici, 145 mila tedeschi, 140 mila scandinavi, e cittadini di altre nazionalità.
Thomas Cook (1808-1892)
La catastrofe abbattutasi sulla compagnia lede il nome a cui è legata, quella di Thomas Cook, uomo d’affari britannico di profonda fede evangelica battista. Nato nel 1802, Cook era cresciuto in una famiglia religiosa, nel 1826 divenne missionario e girò in lungo e in largo il Derbyshire distribuendo letteratura evangelica e Bibbie e lavorando occasionalmente come ebanista per guadagnarsi da vivere.
Primo viaggio organizzato
Nel 1841 Cook organizzò un viaggio in treno per i 570 membri della “Società di temperanza” locale, interessati ad assistere a una manifestazione contro l’abuso di alcool fra le città di Leicester e Nottingham. Organizzò un “pacchetto vacanza”: trattò con la compagnia ferroviaria una percentuale di incasso su ogni biglietto venduto, che includeva oltre al viaggio anche la possibilità di assistere ad una partita di cricket, uno spettacolo di danza e di rifocillarsi con un panino al prosciutto. La distanza coperta? 19 chilometri. Quello fu il primo viaggio organizzato al mondo.
Industria del turismo
Il modello prese piede e i viaggi furono ripetuti per varie estati, e quindi estesi ad altre città britanniche. Successivamente Cook organizzò viaggi a Parigi e addirittura oltre oceano. Nel 1872 propose il primo giro del mondo per clienti facoltosi. Nei decenni seguenti la compagnia si ampliò con l’acquisto di hotel, resort, navi da crociera e compagnie aeree. Il figlio John prese il testimone alla morte del padre nel 1892 e continuò l’espansione dell’azienda, fino al 1920, anno in cui la cedette ai proprietari belgi dell’Orient Express.
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale il governo britannico nazionalizzò temporaneamente la Thomas Cook allo scopo di salvarla da una possibile caduta in mani naziste.
Un impero… a terra
Oggi la prima agenzia di viaggi moderna, la società cui è stato riconosciuto il ruolo di cambiamento del panorama turistico globale, è fallita. Una storia si chiude in maniera assai diversa da come era partita. (da riforma.it; adat. P. Tognina)
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