Sylvia Quah (Singapore) è stata vittima di molestie sessuali nell’infanzia. Questo l’ha portata ad avere paura degli uomini e a cercare rifugio nelle donne e nell’omosessualità.
Abbandonata la sua famiglia e approdata nella comunità LGBT, Sylvia si dedica interamente alla sua ragazza che inspiegabilmente la lascia, dopo tre anni. Disperata, viene aiutata dai suoi colleghi di lavoro che pregano per lei: “Dio, per favore vieni e guariscila.” Qualcosa di sovrannaturale avviene in quel preciso istante: Dio guarisce ricuce il cuore spezzato di Sylvia che comincia a leggere la Bibbia: “Dio ha creato l’uomo” ed “ecco, era molto buono” (Genesi 1:27, 31). “Come può essere buono l’uomo se mi ha fatto del male?” Si chiede Sylvia. In un percorso di perdono e di riconciliazione con i suoi genitori, Sylvia chiama casa e torna a Dio.
Dio la guarisce dalle ferite dell’abuso e dalle attrazioni omosessuali.
Lo Spirito del Signore, di DIO, è su di me, perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato… (Isaia 61:1)
Egli guarisce chi ha il cuore spezzato e fascia le loro piaghe. (Salmo 147:3)
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