Questo termine ormai è in uso per significare o aggettivare eventi nefasti che coinvolgono la collettività. Apocalittico è tutto ciò che riveste il tragico e il dolore di molti.
Esso è anche il testo dell’ultimo libro della Bibbia, con il significato originale di rivelazione, letteralmente di togliere il coperchio, quindi svelare.
Il libro si presenta come un resoconto-lettera, dove l’autore, l’apostolo Giovanni, trovandosi confinato nell’isola di Patmo, a motivo della Parola di Dio, espone fatti, visioni, rivelazioni, eventi futuri, trasmette ciò che ha ricevuto dall’Alto, da Gesù, il fedele testimone e annuncia sciagure, tragedie e guerre fino al cap.19.
Gli ultimi 3 capitoli, però, cambiano il quadro degli eventi precedenti. Il nemico dell’umanità sarà inabissato e si dà via al giudizio e alla glorificazione finale. In quel tempo assisteremo alla resurrezione di tutti i morti e, poi, all’annullamento della morte stessa. Non sarà un evento di poco conto. Sarà un tempo meraviglioso per i redenti, perché Dio sarà in mezzo a loro, che hanno amato la Sua apparizione. L’apocalisse ci annuncia che il tempo presente terminerà con il lieto evento della comunione diretta con Dio nella gioia di vivere eternamente con Lui.
“Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (21,5). La nostra speranza adesso si basa sulla fede in Dio che sempre crea novità nella vita dell’uomo, crea novità nella storia, crea novità nell’universo. Il nostro Dio è il Dio che crea novità, perché è il Dio delle sorprese!
Salvatore Lionti
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