Quante volte sembra che non siamo in condizione di potere decidere. Per tutto il giorno, i pensieri e i sentimenti cominciano ad inseguirsi e a giocare a rimpiattino. E questo ci terrorizza.
Magari entriamo in internet per cercare una risposta, ovvero andiamo sul nostro social preferito per vedere se qualcuno scrive qualcosa che fa al caso nostro… ma nulla, siamo più confusi di prima. Le anime più sagge anziché confondersi ed entrare nel panico cominciano a chiedere a Dio in preghiera l’aiuto. Le lacrime cominciano a scendere e si inizia a confessare a Dio l’incertezza, la paura, e, man mano la confessiamo, misteriosamente ne veniamo liberati… In Giovanni, capitolo 11, i Discepoli, quando sentirono che Gesù sarebbe tornato in Giudea, pensarono che la Sua prima mossa era sbagliata. E ricordarono lui che li in Giudea avrebbero cercato di ucciderlo, come avevano tentato di fare. I suoi nemici erano li, pronti a lapidarlo. I discepoli credevano di potere dire a Gesù cosa fare… in realtà erano presi dall’angoscia. E si, perché non solo il loro maestro sarebbe stato lapidato ma anche loro con Lui. Allora era meglio dissuaderlo… non era la mossa giusta, quella! Ma Gesù li guardò, e, con il suo modo serafico, rispose loro dicendo: “’Non ci sono dodici ore al giorno? Se qualcuno cammina durante il giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo. Ma se qualcuno cammina nella notte, inciampa, perché la luce non è in lui (Giovanni 11:9-10). Se noi abbiamo la luce, perché dobbiamo avere paura di ciò che sarà? Egli è la luce del mondo (Giovanni 8:12), quindi, se scelgo Lui, io camminerò nella luce e vedrò bene quando il mio piede sta per inciampare, e non cadrò, mai.
Se noi siamo in Lui, il Suo Spirito rifletterà la luce di cui abbiamo bisogno e non ci farà sbagliare. Non avere paura, ma cammina con il tuo Dio mano nella mano e non lo lasciare mai. Grazie o Dio, perché ci guiderai nella mossa giusta.
Pastore Gabriele
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