LO STOLTO HA DETTO NEL SUO CUORE: DIO NON C’E. (Salmo 14,1)
A prima vista, questo verso può apparire un affrettato giudizio, ma se leggiamo tutto il salmo veniamo a conoscere del perché di questa affermazione. Il verso continua dichiarando la corruzione morale dell’uomo e così i versi 4 e 5.
Dio in ogni tempo cerca qualcuno che mostri intelligenza nel considerare le Sue opere e che abbia nel cuore di cercare il loro Autore. Ormai diamo tutto per scontato. Sappiamo che c’è un universo infinito e che, visto che siamo nati ieri, oggi possiamo comandare e disporre. E se non fosse proprio così? E se il sole si fermasse? E se non piovesse più? E se le api morissero, noi che faremmo? Andremmo da Darwin o da Margherita Hack a chiedere consigli? Il verso può apparire pregiudizievole, ma da noi, in Sicilia, si dice che non c’è più stolto o sordo di chi non vuole capire o udire. Mi sembra che di questo tipo di sordità il mondo ne è pieno. Iniziando dai G20, dai capi delle 20 nazioni più importanti al mondo, dove regnano miseria, corruzioni, problemi di inquinamento (incendi di emergenza planetaria in Amazzonia, Siberia, Alaska, California, ecc.), fino ad arrivare al più piccolo stato del mondo, corruzione, fame, odio guerre sono all’ordine del giorno.
Con quale presunzione si può dichiarare che Dio non c’è? C’è qualcuno che è andato al Suo funerale? Dio è sempre pronto ad incontrare gente che Lo vuole conoscere.
Egli non ama apparire al semplice curioso e scettico, ma a chi Lo cerca con tutto il cuore. La Sua Parola, ancora oggi, ci sfida a cercarLo, ci sfida a conoscerLo.
Salvatore Lionti | Notiziecristiane.com
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