Una cristiana stuprata, torturata e lapidata. Sarebbe stata uccisa così Suzan Der Kirkour, cristiana armena del villaggio siriano di Yacoubieh, a Idlib.
La donna, scomparsa l’8 luglio, è stata ritrovata senza vita da uno dei pochi sacerdoti della zona sotto il controllo dei terroristi islamici. Lo denuncia Sos Chrétiens d’Orient, uno dei pochi gruppi attivi in Europa nella denuncia della persecuzione anticristiana.
“La donna è stata torturata per nove ore prima di essere lapidata a morte”. A farne scempio la milizia jihadista di Al-Nusra, finanziata dagli stati arabi della regione. Questi poveri corpi di cristiani – decapitati in Libia, deflorati e lapidati in Siria, bruciati in Iraq, crivellati di proiettili in Centro Africa – nella più colpevole e vergognosa inettitudine dell’Occidente, un Occidente morto dentro, senza coraggio, senza sapere da dove viene, senza midollo osseo.
I morti cristiani un giorno chiederanno conto ai vivi del loro (del nostro) tradimento. Ma per noi sarà tardi.
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook