La Chiesa non è una comunità di uomini perfetti, ma di discepoli in cammino, che seguono il Signore perché si riconoscono peccatori e bisognosi del suo perdono.
Presentarsi, presiedere e partecipare non significano fare passerelle domenicali, ma esserne parte integrante, ogni giorno, con gesti e parole concrete. Ecco perché la vita cristiana diventa una scuola di umiltà che ci apre alla grazia.
Per mezzo della misericordia divina siamo salvati; e per mezzo della nostra misericordia Dio vuole portare avanti la sua opera di salvezza.
Tutto ciò, compreso, diventa meraviglioso, consolante.
Altresì questo rende piacevole ed emozionante l’incontro, con Colui che rappresenta l’Acqua viva, dono infinito del cielo.
Acqua vera è ogni incontro con Dio, con Gesù che allunga le sue mani verso di te.
Ma se non c’è un incontro personale con il Padre, anche la religione stessa, diventa un piatto di moralismo, etica arida, senz’anima.
Quell’incontro, di cui abbiamo necessariamente bisogno, ti farà fiorire.
È non c’è da meravigliarsi se anche tu ti trovavi lì, poiché dapprima tutti attraversiamo dei deserti.
Credo davvero che lungo la nostra vita per poco o tanto conosceremo sempre questo essere aridi e questo essere riarsi. Perché è solo allora che cercheremo con forza interiore e sincero desiderio quest’acqua dolce e chiara e non quella delle cisterne screpolate e stagnanti. Come avverte la Parola “santa”.
Il problema, infatti, anche quello religioso, non è quello di spegnere la sete con le nostre facili, troppo facili risposte. C’è già tutta una mentalità, tesa a ottundere, a spegnere, c’è tutta una società di “ pompieri “ che “ semplifica e confonde “.
Ma l’acqua dello Spirito Santo, dono di Dio Padre, cambierà ogni tuo bisogno.
Vincenzo Lipari | Notiziecristiane.com
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